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Pd partito delle tasse, a Firenze scoppia il caso Tari: "È una iattura"

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Christian Campigli
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Che il Pd fosse il partito delle tasse, pronto a sacrificare la borghesia produttiva è cosa nota. Così come lo è il distacco totale, assoluto dei dem dalla realtà. Ma a Firenze sono emerse due situazioni surreali, a metà tra il grottesco e il ridicolo. Nella periferia settentrionale è stato riqualificato un palazzo occupato per anni. Regno di spaccio, di prostituzione e di illegalità. Un'ottima notizia, senza ombra di dubbio. Ne sono nati degli appartamenti di housing sociale. E fin qui, tutto benissimo. Peccato che sia riservato agli over 65 (ovvero, la maggioranza degli elettori del Pd) e che il canone mensile superi i 1.300 euro. Alla faccia del bicarbonato di sodio, avrebbe detto Totò. Ma al peggio, si sa, non c'è mai fine. E così le famiglie che risiedono nel capoluogo toscano hanno ricevuto in questi giorni, via posta ordinaria, un'amara sorpresa. La Tari, la tassa sui rifiuti, è aumentata, in appena due anni, del 8,7 %. Un autentico salasso. Sia sulle imprese che sui comuni cittadini.

 

 

 

Le opposizioni hanno gridato allo scandalo. “È l'ultimo, carissimo regalo che il sindaco Dario Nardella e la sua giunta fanno alla città – hanno sottolineato gli esponenti di Fratelli d'Italia Alessandro Draghi, Jacopo Cellai e Alessia Galdo – Non solo una iattura per i residenti ma anche una mazzata all'economia cittadina, visto che la ripartizione della tassa sui rifiuti peserà per il 65% sulle imprese e per il 35% sui residenti. Val la pena ricordare come Firenze sia il multificio più attivo d'Italia. Va proprio detto, quando si tratta di mettere le mani in tasca dei cittadini, il Partito Democratico non è davvero secondo a nessuno”. Un tema molto sentito anche in provincia, dopo le giunte a trazione dem hanno seguito l'esempio del capoluogo. Ovvero, tartassare imprese e cittadini, senza mai, nemmeno lontanamente, pensare di migliorare i servizi o tagliare gli sprechi. “L'aumento dei costi è conseguenza anche della mancanza ormai cronica di impianti di smaltimento è dovuto principalmente allo stralcio del progetto di Case Passerini che non era gradito sulla Piana, dove, da sempre, governa la sinistra – ha ricordato il consigliere regionale di Fdi, Elisa Tozzi - Se di responsabilità politiche si vuol parlare, non credo che i sindaci del Pd siano in grado di dare lezioni a nessuno”.

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