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Comunali Firenze, Stefania Saccardi contro il Pd: "Ha rinnegato se stesso"

Christian Campigli
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La più renziana tra i renziani. Stefania Saccardi, avvocato, ha da subito abbracciato il vento di cambiamento promesso dal Rottamatore. Vicesindaco di Firenze prima, per due volte è stato Vice Governatore della Regione Toscana. A giugno si candida per diventare il primo cittadino del capoluogo gigliato. Come si è arrivati alla rottura col Pd? Colpa delle mancate primarie o anche di posizioni inconciliabili a livello programmatico? “Il Pd ha rinnegato se stesso, dicendo no alle primarie di coalizione del centrosinistra. Quindi la domanda andrebbe girata ai dem. Non posso negare che ci siano numerosi punti sui quali abbiamo posizioni diverse, talvolta antitetiche al Pd. Lo stadio, le multe, la sicurezza, la mobilità, sono solo alcuni degli esempi di una distanza tutt'altro che semplice da colmare. Il Pd a Firenze si è trasformato in una sorta di Lista Nardella 2.0”.

Stadio con i soldi pubblici tolti alla città metropolitana. Ma la sinistra non nasce per aiutare i meno fortunati? “Certamente sì. Lo ribadisco: è il Pd che ha abiurato se stesso. Alla guida della Fiorentina c'è un presidente, Rocco Commisso, che non solo ha le possibilità ma anche la voglia di investire in una struttura nuova, moderna. Ma la politica, che da sempre amministra la città, ha detto no. Preferisce usare soldi pubblici per uno stadio obsoleto, piuttosto che destinarli in case popolari, biblioteche, giardini. Una posizione inaccettabile. Mi consenta di esprimere tutta la mia vicinanza alla famiglia di Joe Barone, direttore generale della Fiorentina, prematuramente scomparso. Una vera tragedia”. Multificio, Firenze sta battendo ogni record. È giusto usare i cittadini per far quadrare i bilanci? “Anche in questo caso la risposta è semplice ed è no. Le multe sono un deterrente necessario per invogliare gli automobilisti a rispettare i limiti di velocità e il codice della strada. Non possono al contrario, diventare uno strumento per chiudere i bilanci. I cittadini non sono un bancomat. I proventi delle sanzioni devono esser destinati a fare prevenzione e a sostenere le associazioni”.

 

 

 

Che obiettivo si pone alle prossime elezioni? Dovesse esserci un ballottaggio tra Schmidt e Funaro darete indicazioni di voto? “Firenze questa volta ha una grande voglia di cambiare. Non è pronta per questa destra, io sono la vera alternativa. Diventare sindaco di Firenze sarebbe molto più di un sogno. Io gioco per vincere e sono convinta di andare al ballottaggio. Contro centrosinistra o centrodestra mi è indifferente”. Il 10 giugno dello scorso anno è scomparsa una bambina, la piccola Kata. Pur nel rispetto dei ruoli, non le pare che il Pd abbia cercato di parlare il meno possibile di un evento che avrebbero dovuto, al contrario, indignare tutta una città? “Quando scompare una bimba di sei anni e, dopo nove mesi, non viene ritrovata, una città come Firenze ha il sacrosanto dovere di fermarsi e di porsi degli interrogativi. È stato fatto tutto il necessario? Non voglio entrare nel merito delle indagini o delle scelte portate avanti da inquirenti e magistratura, ma trovo inaccettabile questo silenzio. Firenze è la città dell'ospedale Degli Innocenti. Noi i bambini li abbiamo sempre protetti, fin dal 1445”. Come giudica l'attacco al questore? Il Pd ha paura di perdere sul tema della sicurezza? “Che in città ci sia un enorme problema di sicurezza mi pare evidente. Come altrettanto evidente che sia stato sottovalutato negli ultimi tempi. Ora si prova a correre ai ripari ma in modo sbagliato. L'attacco al questore è stato tanto sguaiato quanto fuori luogo". 

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