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Gaza, neanche le mozioni sulla guerra riescono a unire la sinistra

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Pietro De Leo
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Sei mozioni sulla crisi medio orientale. Nella fase in cui aumenta d’intensità lo scenario di guerra tra Israele e Hamas, oggi in Aula alla Camera si discutono i testi delle forze politiche, in cui soltanto il centrodestra si presenta compatto. Divisi i due tronconi di terzo polo. E una mozione a testa anche per Pd, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi-Sinistra. Il centrodestra pone l’accento sul riconoscimento dell’impegno del governo nello scenario internazionale per evitare l’escalation militare e l’allargamento del conflitto. In particolare, viene posto l’accento sull’attività del ministro degli Esteri Antonio Tajani nelle sue interlocuzioni a Beirut, Ramallah, Tel Aviv affinché si arrivi alla soluzione di due popoli-due Stati. Si sottolinea poi l’impegno italiano per la missione nel Mar Rosso volta a stroncare gli attacchi degli Houthi alle navi occidentali. Il passaggio dedicato alla condanna di Hamas riporta anche la sottolineatura verso «gli abusi sessuali sistematici praticati» dal movimento terrorista «sulle donne israeliane sequestrate».

 

 

Capitolo Pd. Qui, tra i vari impegni proposti dai dem al governo, si cita anche la necessità di ripristinare i contributi «nell’anno in corso a UNRWA», ovvero l’agenzia dell’Onu che si occupa dei rifugiati palestinesi (il governo italiano, non l’unico, ha sospeso quella dazione dopo che sono emerse collusioni con Hamas). Così come viene chiesto di adoperarsi affinché l’Ue predisponga un pacchetto di sanzioni contro i coloni «colpevoli di crimini verso la popolazione palestinese in Cisgiordania». Anche in questo testo è presente la condanna dell’attacco di Hamas. Riferimenti analoghi si leggono anche nella mozione del Movimento 5 Stelle.

 

 

Un’istanza molto netta compare poi nella mozione di Alleanza-Verdi Sinistra, in cui si chiede di «supportare le richieste del Sud Africa alla Corte internazionale di Giustizia e lo svolgimento di indagini sulle violazioni e sui crimini di guerra in corso». Quel che si evince nel dato politico è, comunque, la mancata convergenza del blocco progressista su un unico testo. Al di fuori del confronto parlamentare, ieri è arrivata un’iniziativa dell’Associazione 7 ottobre, ovvero un’istanza presso la Corte Penale Internazionale affinché Hamas sia perseguita per crimini contro l’umanità e genocidio. È stata presentata dal Presidente dell’Associazione, Stefano Parisi, ed ha visto l’adesione di esponenti politici di varia appartenenza, da Deborah Bergamini di Forza Italia al Presidente del Friuli Massimiliano Fedriga fino a Piero Fassino e Lia Quartapelle del Pd.

 

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