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Bonaccini "come Conte", la scorciatoia del governatore emiliano agita il Pd

Gianfranco Ferroni
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Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, ha sdoganato la morte assistita. «Sì, del Pd», hanno subito detto a Bologna: eppure, a parte le battute, Bonaccini ha mostrato la sua astuzia di vecchio amministratore, perché tutto è stato realizzato grazie a una delibera regionale e con linee di indirizzo dedicate alla regolamentazione dell’accesso al suicidio. «Ha scelto una scorciatoia, facendo come Giuseppe Conte con i suoi Dpcm», mormorano i contrari, nel consiglio regionale, evidenziando che anche qui si parla delle tenebre, quelle della morte. L’Emilia-Romagna segue la Puglia, altra regione governata dal Pd, che ha utilizzato lo stesso metodo, quello «col silenziatore».

 

Non mancherà un «comitato etico territoriale» per valutare le richieste. «Con il bollino rosso», affermano nel capoluogo regionale, proprio dove abita il cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei, la Conferenza episcopale italiana.

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