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Ue, salta la possibilità di vedere Draghi alla guida del Consiglio: il motivo

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Il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel, ha fatto sapere pubblicamente che ha deciso di non candidarsi alle prossime elezioni europee. Una svolta a poche settimane dal suo precedente annuncio in cui manifestava l’intenzione di concorrere per un seggio al Parlamento europeo nel prossimo giugno. L’ex premier belga ha motivato la sua rinuncia dichiarando di voler dedicare tutti i suoi sforzi alle attuali responsabilità con ferma determinazione fino alla loro conclusione. Ha sottolineato inoltre il suo impegno a essere sempre un fervente sostenitore di un'Europa democratica, forte, unita e capace di determinare il proprio destino. Michel ha anche anticipato che, al termine del suo mandato attuale, rifletterà sulla natura e sulla direzione dei suoi impegni futuri.

 

 

Le dimissioni anticipate di Michel, annunciate l'9 gennaio scorso, avevano avviato le trattative sugli incarichi di vertice a Bruxelles. Fin da subito, il nome dell'ex primo ministro italiano Mario Draghi è emerso come uno dei principali candidati alla presidenza del Consiglio europeo. Tuttavia, fonti vicine al 76enne ex governatore della BCE, interpellate da La7, indicano che Draghi potrebbe non essere interessato a ricoprire alcun incarico di leadership a Bruxelles. Anche volendo al momento il piano è bloccato dalla retromarcia di Michel.

 

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