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Disturbo di genere, Gasparri chiede l'intervento del ministro: "Cosa fanno al Careggi"

Christian Campigli
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L'ennesimo delirio gender. Una possibile forzatura che rischia di rovinare l'esistenza a decine di bambini. Una prassi medica ben distante dai protocolli ufficiali. Almeno secondo la denuncia, precisa e puntuale, del capogruppo in Senato di Forza Italia, Maurizio Gasparri. “Nonostante l’evidente delicatezza del trattamento, ho appreso che all’ospedale Careggi di Firenze la triptorelina, autorizzata dall’Agenzia europea del farmaco per uso veterinario, verrebbe somministrata a bambini di 11 anni senza alcuna assistenza psicoterapeutica e psichiatrica. Anche perché in quell’ospedale semplicemente non c’è un reparto di neuropsichiatria infantile - ha spiegato Gasparri - Non solo. Le valutazioni psicologiche dei giovanissimi che arrivano a Careggi per avviare il percorso di cambio di sesso sembrerebbe siano particolarmente superficiali. E il via libera al ricorso dei farmaci sarebbe basato sul presupposto, inaccettabile che, con la pubertà bloccata, i bambini hanno tempo di esplorare la loro identità di genere e decidere se proseguire il percorso di transizione. Chiaramente, se tutto questo fosse confermato, non potremmo tollerarlo”. Gasparri ha chiesto immediati chiarimenti anche per “valutare l’eliminazione della prescrizione della triptorelina dai farmaci dispensati a carico del servizio sanitario nazionale per il disturbo di genere. Credo sia inoltre necessario che il comitato nazionale di bioetica, che sull’uso della triptorelina si era espresso ormai più di 5 anni fa, torni a formulare una valutazione".

 

 

 

Sulla stessa linea anche il senatore e capogruppo di Forza Italia in Commissione giustizia, Pierantonio Zanettin. “Sosteniamo convintamente l’iniziativa del presidente Gasparri per comprendere a pieno le pratiche e i percorsi diagnostici e terapeutici utilizzati all’ospedale Careggi di Firenze rispetto alla disforia di genere nei bambini”. Il capogruppo in Regione Toscana del partito fondato da Silvio Berlusconi ha chiesto l'immediato intervento del ministro della Salute. “Vogliamo capire come avvengono i trattamenti per i piccoli pazienti che si sottopongono a terapie di transizione – ha affermato Marco Stella – Nell'interrogazione presentata, Forza Italia chiede anche al governatore Giani e all'assessore alla Sanità della Regione Toscana se siano favorevoli all'eliminazione della prescrizione della triptorelina dai farmaci dispensati a carico del servizio sanitario nazionale per il disturbo di genere e se abbiano intenzione di chiedere un pronunciamento del comitato nazionale di bioetica che, sull'uso della triptorelina, si era espresso ormai più di cinque anni fa”.
 

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