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Uffizi, Schmidt demolisce la sinistra: “Salvini? Mica siamo una dittatura…”

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Una valanga di polemiche dalla sinistra, rispedite prontamente al mittente. Il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, si è espresso a proposito delle polemiche sollevate dalla visita al museo sabato scorso da parte del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, vice presidente del Consiglio, alla vigilia della convention dei partiti sovranisti europei a Firenze: «Tutti hanno la possibilità di entrare nei musei, solo nelle dittature non è così e noi non siamo una dittatura. Qui tutti possono entrare, noi siamo felici che tutti entrino. Fa bene a tutti vedere l’arte e questo mi rende molto felice. In questi giorni, che pur siamo già in bassa stagione, abbiamo avuto un numero considerevole di visitatori, i nostri numeri sono quasi più da alta stagione che da bassa stagione. Se oltre alle famiglie e ai visitatori dai paesi stranieri vengono anche i politici mi fa solo piacere».

 

 

«Ho personalmente salutato e accolto Salvini che è venuto al museo e poi ha portato i saluti alle varie delegazioni che avevano prenotato una visita serale secondo le nostre normalissime regole e canoni da pagare - ha spiegato Schmidt -. Sono molto contento però dell’interesse della politica per i nostri capolavori perché questa è la nostra cultura. Da un punto di vista europeo le opere che abbiamo agli Uffizi, con i suoi capolavori, da quelli romani a quelli del Rinascimento, ma anche con la grande collezione di dipinti fiamminghi e olandesi, sottolineano l’importanza di Firenze nello sviluppo di quella che è l’Europa oggi».

 

 

«Così come in passato abbiamo accolto capi di Stato sia di destra che di sinistra, così come abbiamo accolto politici del Senato e della Camera sia di destra che di sinistra - ha detto ancora Schmidt - ho trovato molto ben scelto da parte di Matteo Salvini l’idea di iniziare la sua convention proprio con qualcosa che non è la politica ma è l’arte, la cultura. È un bel segnale». Schmidt ha precisato, infine, di aver parlato con Salvini «esclusivamente di arte. Abbiamo parlato e ammirato poche opere insieme perché poi lui aveva i suoi ospiti e io avevo un altro appuntamento a Palazzo Pitti. Abbiamo guardato insieme la Maestà di Ognissanti di Giotto, abbiamo ammirato naturalmente Botticelli». Schmidt viene dato come nome forte per il centrodestra per provare a sfidare la sinistra alle prossime elezioni amministrative a Firenze.

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