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Caso Indi, Meloni: "Trasferitela in Italia in base alla Convenzione dell'Aia"

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Il governo italiano ha chiesto alla Gran Bretagna il trasferimento in Italia di Indi Gregory, in base alla Convenzione dell’Aia del 1996. Stando a quanto si apprende, il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avanzato tale richiesta in una lettera indirizzata al Lord Cancelliere e Segretario di Stato per la Giustizia del Regno Unito «al fine di sensibilizzare le autorità giudiziarie» inglesi. Meloni chiede di rendere possibile alla piccola di 8 mesi «di poter accedere al protocollo sanitario di un ospedale pediatrico del nostro Paese». La lettera mira a sbloccare la situazione «in tempo utile perché Indi possa accedere a questa possibilità, nello spirito di collaborazione che da sempre contraddistingue i due Paesi».

 

 

«I genitori della cittadina italiana Indi Gregory - prosegue il premier nella lettera - si sono rivolti al giudice inglese per chiedere la possibilità di trasferire la bambina in Italia, ma l’autorità giudiziaria inglese ha negato questa possibilità. Nello spirito di promozione della collaborazione tra le autorità statali, che la Convenzione dell’Aia ci delega come Autorità Centrali, vi chiedo cortesemente di attivare la procedura di cui all’art. 32, par. 1, lett. b) della Convenzione. Lo scopo è che voi possiate mettere a conoscenza formalmente l’autorità giudiziaria del vostro Paese che sta esaminando la questione, cioè il giudice Peel della High Court di Londra, e poi la Corte d’Appello, della possibilità per la bambina di accedere al protocollo terapeutico proposto da un importante ospedale pediatrico del mio Paese».

 

 

Il premier, che si sta battendo per impedire lo stop alle macchine, conclude: "Credo fermamente che ciò sia nell’interesse della bambina: non le causerà alcun dolore, come assicurano i nostri medici, e le darà solo un’ulteriore concreta opportunità di vivere una vita dignitosa. Spero - si legge nella lettera - che possiate accogliere questa mia richiesta, in tempo per consentire a Indi di accedere a questa possibilità, nello spirito di collaborazione che da sempre caratterizza i rapporti tra i nostri due Paesi».

 

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