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Indi Gregory, Bellucci: "Difesa della vita presupposto di ogni diritto"

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La decisione della Corte inglese su Indi Gregory in merito al distacco dei macchinari che tengono in vita la piccola gravemente malata ricoverata a Nottigham, per la quale i genitori chiedono il trasferimento in Italia, è stata rimandata a lunedì. "Appello rifiutato. Deadline per lunedì", ha scritto su X il legale italiano della famiglia Gregory, Simone Pillon. Intanto il governo italiano ha chiesto alla Gran Bretagna il trasferimento in Italia di Indi Gregory, in base alla Convenzione dell’Aia del 1996. Meloni ha avanzato la proposta di rendere possibile alla piccola di 8 mesi "di poter accedere al protocollo sanitario di un ospedale pediatrico del nostro Paese". Sulla questione è intervenuta anche Maria Teresa Bellucci. "Andremo fino in fondo per assicurare alla piccola Indi il diritto di avere cure per sopravvivere", ha dichiarato il viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali. 

 

 

"Non c’è battaglia più importante per uno Stato sociale giusto che quella per la difesa della vita, il presupposto indispensabile per la realizzazione di ogni altro diritto umano. Tutte le persone hanno diritto alla vita e alla libertà ed è inaccettabile che non possa essere rispettata la volontà di continuare a vivere di una bimba per il tramite dei suoi genitori, gli unici che sanno cosa è meglio per lei", ha aggiunto Bellucci. 

 

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