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Terremoto a sinistra, L'Unità molla Schlein: “Ridacci il Pd, è un'ameba”

Christian Campigli
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Un'analisi impietosa. Che lascia, davvero, pochissimi spazi ai se e ai ma. L'editoriale di Piero Sansonetti, sul quotidiano L'Unità è impietoso nei confronti del segretario del Partito Democratico. Ne chiede la testa, per il bene del Paese. E non solo della sinistra. “Cara Elly Schlein, il tempo è scaduto: il Pd non è tuo. Ridaccelo, serve all'Italia”. Un titolo roboante, senza appello. La donna dai tre passaporti viene attaccata dal direttore dello storico giornale, per anni organo ufficiale del Pci, sotto ogni fronte. Quello relativo al carisma, alla personalità, ma, in particolar modo, alla totale, assordante mancanza di voce e di spessore nel panorama politico italiano ed internazionale. In otto mesi la nativa di Lugano non ha combinato nulla. L'unica battaglia, sottolinea il direttore Sansonetti, quella sul salario minimo, nasceva, in realtà, da un'idea grillina. Una proposta, in ogni caso, naufragata nel nulla cosmico.

 

 

Ma il punto focale nel quale l'assenza dei dem è, se possibile, ancora più evidente, è lo scontro tra Israele e Palestina. “Il Pd ha scelto la sua linea: il silenzio. Una linea molto simile a quella tenuta sulla scuola, sulla giustizia, sul welfare, sulla sanità, sull'accoglienza dei migranti, sul fisco. Seguo la politica italiana da un po' più di cinquant'anni. Non mi era mai capitato di assistere a nulla del genere. Il secondo partito italiano, quello più ricco di tradizioni, di culture, di sapere, di eredità, ridotto a una ameba”.

 

 

L'analisi di Sansonetti si sposta poi sul fronte interno. Il direttore dell'Unità spiega come, in un sistema democratico, il ruolo dell'opposizione sia determinante. Vitale. Per gli equilibri interni, per il rispetto delle minoranze e, perché no, anche per il buon lavoro della stessa maggioranza. Un concetto che, gli statunitensi, secoli fa hanno riassunto in una formula: check and balance. “L'Italia – conclude Sansonetti – sta rompendo gli ormeggi e si sta allontanando velocemente dalle sue vecchie rive socialiste, liberali e cristiane”. Un grido di allarme, giunto da sinistra, al quale la sinistra, verosimilmente, replicherà col solito, stantio modus operandi: il silenzio. 

 

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