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Pisa, l'assurdo gesto della sinistra sul minuto di silenzio in Comune

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Christian Campigli
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Passano gli anni, cambiano i governi, ma la sinistra italiana resta perennemente uguale a se stessa. L'ennesima conferma di una deriva tanto evidente quanto suggestiva giunge da Pisa. In occasione del 34° anniversario della caduta del Muro di Berlino, il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia ha chiesto al consiglio comunale di ricordare la vicenda che più di ogni altra ha caratterizzato la fine del secolo scorso. Una scelta ovvia, scontata, doverosa. Per tanti, ma non per tutti, recitava una famosa pubblicità degli anni Novanta. Sicuramente non per i consiglieri di sinistra che, incredibilmente, si sono alzati e sono usciti per non partecipare al silenzio commemorativo.

 

 

“E' un atto inaudito e incredibile che ancora oggi si assista ad atteggiamenti divisivi che sottolineano la discriminazione tra vittime di serie A e vittime di serie B – ha sottolineato il vicecapogruppo di Fdi, Rachele Compare -. Vedere la sala del consiglio vuota per metà, ci fa comprendere come ancora una volta che chi professa diritti e uguaglianza per tutti non sappia in realtà trovare equilibrio e obiettività nel leggere le vicende del passato. Crediamo che la libertà sia un valore fondante dell'identità italiana, europea e occidentale, che non possiamo dimenticare ma che è nostro compito difendere ogni giorno, soprattutto oggi in un momento nel quale è sempre più viva la consapevolezza che in molti luoghi del mondo la libertà non viene prima di tutto. È inaccettabile come chi quotidianamente vuole che la destra prenda le distanze da questo e da quello non sappia prenderle dalle proprie radici macchiate di sangue. Se si pensa però al cortocircuito che in questo periodo, nella terribile tragedia mediorientale, si registra nella ritrosia a prendere nettamente le distanze da movimenti terroristi come Hamas, si può arrivare a capire qualsiasi delirio, come quello che oggi“.

 

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