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Medio Oriente, Salvini in campo per la pace: “Fascista chi sfila contro Israele”

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"Chi ha paura ha già perso. L'Italia non può avere paura, l'Occidente non può avere paura, la democrazia non può avere paura. Il mondo ha bisogno di donne e uomini determinati, sorridenti, coraggiosi e senza paura". Il vicepremier leghista, Matteo Salvini, lo dice a gran voce dal palco allestito in largo Cairoli, di fronte al Castello Sforzesco di Milano. La manifestazione pro Israele 'Per la difesa dell'Occidente e delle libertà' si tiene a pochi chilometri di distanza dal corteo pro Palestina, al via da Porta Venezia, in cui è spuntato anche l'ex Br, Francesco Giordano, vicino allo striscione 'Niente da festeggiare - Cease fire now!'. "So che c'è un'altra manifestazione di antifascisti e antirazzisti che stanno attaccando Israele. Gli ultimi fascisti rimasti sono quelli che stanno sfilando per Milano a odiare Israele", scandisce il leader del Carroccio all'inizio del suo intervento davanti a centinaia di persone. E non risparmia parole dure contro Hamas e il "terrorismo islamico", che definisce "la piaga del nostro secolo".

 

 

Sul palco, senza bandiere di partito, trova spazio l'espressione 'Per il diritto all'esistenza di Israele', accanto a una bandiera israeliana. "Su la testa, Palestina: fuori Hamas dalla Palestina e dai confini occidentali. Guai - avverte - a chi finanzia i terroristi anche in Italia. Mi fanno schifo i seminatori di odio e di morte anche a Strasburgo e a Bruxelles che poi si stupiscono se qualcuno uccide dei tifosi svedesi" nel cuore dell'Europa. Salvini dichiara come "obiettivo" la soluzione di due popoli e due Stati, ma nel contempo sottolinea che "è bello vedere una piazza libera, aperta, con le bandiere di Israele che è uno Stato democratico che ha diritto ad esistere senza se e senza ma". Il vicepremier leghista non le manda a dire: "Mi aspetto che i vertici dell'Onu volino a Teheran, visto che l'Iran in questi primi mesi dell'anno ha avuto un record di condanne a morte e di impiccagioni. E' una barbarie. E vanno a fare le pulci a Israele". Quindi, insiste: "L'antisemitismo è un cancro, una piaga virulenta, è qualcosa di disgustoso". La manifestazione inizia con un messaggio inviato dall'ambasciatore di Israele in Italia, Alon Bar, che ringrazia il governo italiano per la solidarietà espressa, che "ci ha commosso". E interviene anche un operaio musulmano, Ayoub Ouassif, secondo cui "nessuna fede ha chiesto di commettere atti di terrorismo".

 

 

Il ministro dell'Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, presente con gli altri leghisti al governo, Giancarlo Giorgetti, Roberto Calderoli e Alessandra Locatelli, dichiara che "non c'è spazio per fanatismi intolleranti e violenti". E, dal canto suo, il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, a Milano con i colleghi Luca Zaia (Veneto), Attilio Fontana (Lombardia) e Maurizio Fugatti (Trentino), bolla come "inaccettabili i silenzi o l'indifferenza che stiamo vivendo in questi giorni rispetto al massacro di civili voluto dai terroristi di Hamas in Israele". In piazza risuonano anche le note di 'Imagine' di John Lennon, un inno per la pace.

 

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