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Migranti, studenti a lezione di Ong: bufera sul sindaco del Pd

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Christian Campigli
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Un metodo consolidato. Perpetrato dalla notte dei tempi: condizionare le menti dei più giovani e indirizzarli verso le proprie, bislacche idee. Il sindaco di Carrara ha partecipato a un incontro tra alcuni studenti delle scuole superiori della città famosa nel mondo per il suo marmo e la responsabile educazione di Open Arms, l'ong proprietaria di una nave attraccata in questo momento nel porto della città toscana. E posta attualmente sotto fermo amministrativo per non aver rispettato le regole del nostro Paese. È lo stesso primo cittadino a scriverne sul proprio profilo Facebook: ”Umanità, naufragi e stato di diritto, ho partecipato insieme all'Assessore all'Istruzione Gea Dazzi all'incontro organizzato a Marina da Casa di Betania, associazione Zaccagna, ieri e oggi con i ragazzi delle scuole superiori. È stata un'occasione per parlare, con i mediatori culturali di Casa Betania, ma anche con Francesca Loupakis, responsabile educazione di Open Arms Italia, di accoglienza e di migrazioni". 

 

 

"È stato un modo per raccontare quello che abbiamo visto con i nostri occhi durante i tanti sbarchi che già ci sono stati nel nostro porto, ma soprattutto per confrontarsi con ragazze e ragazzi su di un fenomeno storico che va compreso e gestito, di certo non combattuto. Come sindaco ho rivendicato con orgoglio la risposta che la città di Carrara ha sempre dato quando è stata chiamata ad accogliere persone in fuga da guerre e fame e come lo abbia sempre fatto con estrema professionalità e con tanta generosità”, ha continuato.  

 

 

Una scelta che non è piaciuta affatto al deputato di FdI, Alessandro Amorese. “Leggiamo, nelle parole del primo cittadino, la conferma di ciò che temevamo quando abbiamo portato all'attenzione le modalità dell'incontro, a dir poco irrispettose della corretta educazione che la scuola dovrebbe garantire agli studenti. La narrazione è stata a senso unico, e lo conferma proprio il primo cittadino. Fra le riflessioni del suo post, leggiamo che il fenomeno storico delle migrazioni vada compreso e gestito, di certo non combattuto. Al sindaco ribadiamo che il Governo Meloni sta combattendo eccome, ma contro i trafficanti di morte e contro la clandestinità. A noi non risulta che, durante l'incontro, sia stata, ad esempio, illustrata la legge vigente, né che sia stata fatta menzione del reato commesso dagli scafisti. Scuola e lezioni sono sinonimo di apprendimento oggettivo e cultura della legalità, non di un'ideologia monocolore a danno di giovani e giovanissime menti”.

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