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Manovra, finanziato il Ponte sullo Stretto: 12 miliardi sul tavolo

Gaetano Mineo
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Arriva anche il denaro per costruire il Ponte sullo Stretto. Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera all’intera copertura economica per la realizzazione della Grande opera che collegherà la Sicilia e la Calabria. Parliamo di 12 miliardi di euro, tutto scritto sulla Manovra 2024, licenziata ieri proprio dal Cdm presieduto da Giorgia Meloni. «C'è l'intera copertura, quindi carta canta – gongola il vicepremier e ministro dei Trasporti e Infrastrutture, Matteo Salvini -. Ora avremo interlocuzioni con la Bei, però si parte». E sulla data della posa della prima pietra, Salvini continua a ribadire «che ho tutta l’intenzione di aprire il cantiere nell'estate del 2024». Domanda: ma come è possibile una copertura di 12 miliardi, ovvero metà della manovra? La spiegazione arriva in modo dettagliata dallo stesso ministro dell’Economia. «Come tutte le opere pubbliche, il Ponte è finanziato per l’intero ammontare, che sono 12 miliardi nella proiezione pluriennale – spiega Giancarlo Giorgetti -. Sono stanziati nell’orizzonte temporale dei primi tre anni le prime tre quote a salire. La collocazione temporale risente della tempistica, che prevediamo realisticamente si possano dispiegare: sono prevalentemente concentrate nel 2025 e 2026». In sostanza, il governo Meloni viaggia spedito verso la realizzazione del Ponte sullo Stretto.

 

 

E a proposito di soldi, arriva anche il cofinanziamento dell’opera da parte della Regione Siciliana. Infatti, sempre ieri, la giunta Schifani all'unanimità ha confermato la disponibilità a investire oltre un miliardo di euro. «Abbiamo posto le basi per imprimere un'accelerazione determinante alla costruzione di quella che sarà un'infrastruttura strategica per il futuro della Sicilia» dice Schifani. In pratica, l'investimento del governo dell’Isola, consentirà alla Sicilia di compartecipare, con una quota del 10 per cento, alla costruzione dell'infrastruttura. Il costo complessivo dell'opera, ricordiamo, è circa 12 miliardi di euro. La Sicilia, nel dettaglio, contribuirà con un miliardo di euro provenienti da risorse della nuova programmazione del Fondo sviluppo e coesione (Fsc) 2021-2027, e con ulteriori 200 milioni frutto di economie relative a risorse nazionali per il ciclo 2014-2020 non ancora spese. La costruzione dell’opera è prevista dalla legge n° 58 dello scorso maggio. Sarà il ponte strallato più lungo al mondo (3,2 chilometri) e prevede una resistenza al sisma pari a 7,1 magnitudo della scala Richter, con un impalcato aerodinamico di «terza generazione» stabile fino ad una velocità del vento di 270 km/h. Secondo il crono-programma del progetto, i tempi di realizzazione dell’opera si aggirano intorno ai 6 anni, comprese le strutture secondarie. Il progetto definitivo, infatti, prevede anche 20,3 km di collegamenti stradali e 20,2 km di collegamenti ferroviari. Tra le opere infrastrutturali, 3 nuovi svincoli autostradali, un passante ferroviario e 3 nuove stazioni metro a Messina. Ancora il nuovo Waterfront in Calabria e la sistemazione delle fiumare e delle coste. Per non parlare della riqualificazione di laghi ed ex cave dismesse. Tutto questo entro la fine del 2030, secondo le stime presentate.

 

 

Intanto, la Società Stretto di Messina è a lavoro. La società in house, integralmente pubblica, presieduta da Giuseppe Recchi, già amministratore delegato e presidente del gruppo General Electric e ad l'ex presidente dell’Anas, Pietro Ciucci ha dato vita recentemente al Comitato tecnico scientifico che sarà coordinato da Alberto Prestininzi de «La Sapienza» di Roma. Il comitato indipendente, avrà compiti di supporto e consulenza strategica per la realizzazione del Ponte sullo Stretto. Appare doveroso ricordare che il primo ad andare oltre gli annunci, dopo cinquant’anni di chiacchiere sul Ponte, era stato Silvio Berlusconi. Nel 2005 il governo presieduto allora dal Cav era arrivato all’aggiudicazione dell’appalto con un bando internazionale. Ma poi, nel 2012, la pietra tombale di Mario Monti aveva messo la parola fine al progetto.

 

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