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Migranti, la proposta di Biancofiore: "Isola artificiale in acque internazionali"

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Mentre il premier Giorgia Meloni punta sull'Onu e si prepara a esordire al Palazzo di Vetro per svegliare i Paesi membri, l'ultima proposta per gestire l'emergenza migranti arriva da Michaela Biancofiore. "Costruire, immediatamente, in acque internazionali un'isola artificiale nel Mediterraneo, una sorta di 'pit stop' di approdo, sulla fattispecie dell'Isola delle Rose, dove realizzare un hub di accoglienza e salvezza, e di verifica se gli immigrati abbiano titolo a venire in Europa o siano clandestini", ha detto la capogruppo al Senato Civici d'Italia-Noi Moderati-Coraggio Italia-Udc-Maie, Questa l'idea - ha aggiunto poi - "sulla fattispecie di quanto proposto dall'Australia". 

 

 

Nel corso della trasmissione de La Verità 'Dimmi la verità’, Biancofiore ha spiegato che si tratterebbe di agire "in accordo con l'Ue e l'Onu" e ha sottolineato come la sua proposta sia "un po' quanto ha suggerito anche la Grecia: un luogo neutro di cooperazione internazionale nel quale, di concerto con la Croce Rossa internazionale e altre associazioni umanitarie, ci si possa prendere cura di questi disperati, farli approdare senza lasciarli annegare ma, allo stesso tempo, gli si prendano le impronte per le identificazioni e per valutare il loro diritto a chiedere e ottenere asilo".

 

 

"Chi non ha i requisiti dovrà essere rimpatriato, come sottolineato dalla presidente Von der Leyen", ha affermato poi in maniera netta la capogruppo. "Si impedirebbe così il dramma di Lampedusa o Porto Empedocle o altri luoghi rivieraschi del nostro Paese o della Spagna, della Grecia, di Malta e così via", ha chiosato. 

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