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Migranti, il centrodestra smaschera Giani: cosa c'è dietro il no ai cpr

Christian Campigli
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Una presa di posizione netta, ideologica. Che ha sollevato un vespaio di polemiche. Il governatore della Toscana, Eugenio Giani, ha annunciato l’intenzione di alzare le barricate contro le proposte dell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni nella lotta all’immigrazione clandestina. "Non darò l'ok a nessun Cpr in Toscana. Si stanno prendendo in giro gli italiani perché il problema dell'immigrazione è come farli entrare e accoglierli, non come buttarli fuori. Cosa c'entra il Cpr come risposta ai flussi emergenziali? Se arrivano questi immigrati con i tormenti, le violenze e le sofferenze che hanno subito la risposta che dai è faccio i Cpr cioè luoghi per buttarli fuori? Prima rispondi a come integrarli e accoglierli, dar lor da mangiare e dormire. Poi parli anche di quei casi isolati nei quali poter prevedere la lunghissima procedura di rimpatrio”.

 

Una valutazione che è stata fortemente criticata dall’eurodeputato della Lega, Susanna Ceccardi. “Tutti i cittadini toscani, non solo quelli di destra, chiedono più sicurezza ma il presidente Giani ribadisce il suo no al Cpr nella nostra regione. Lo fa per questioni meramente politiche, interne al suo partito, il Pd. E questo è un atteggiamento davvero irresponsabile, da parte di una figura istituzionale che dovrebbe guardare all'interesse collettivo e invece si rivela espressione di una parte. Anzi, di una parte di una parte, la corrente schleiniana".

 

Di parere analogo il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale, Marco Stella. "Il governatore Giani sbaglia, la sua uscita ideologica contro i Cpr è un grave errore. In Toscana la situazione migranti sta andando fuori controllo, è urgente realizzare un centro di permanenza temporanea per i rimpatri. Gli ultimi dati del dipartimento di pubblica sicurezza del Ministero dell'Interno raccontano che nei primi sei mesi del 2021, gli stranieri hanno commesso il 59% dei furti con destrezza in Italia, il 54% dei furti negli esercizi commerciali e il 52% di rapine in pubblica via. Per le violenze sessuali siamo al 39%, per i reati di droga al 36%, minacce o percosse al 25%. Gli stranieri sono stati poi protagonisti del 20% degli omicidi volontari e colposi, truffe e riciclaggio di denaro sporco. Gli stranieri presenti in Italia sono 8,5% della popolazione residente che commette il 30% dei reati, con una propensione al crimine quattro volte superiore rispetto agli italiani. Gli immigrati sono il 32% della popolazione carceraria italiana. Credo che questi dati siano sufficienti a far comprendere l'urgenza di un Cpr anche in Toscana". 

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