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Paolo Gentiloni bocciato dal centrodestra. Perché insorge il Pd

Gaetano Mineo
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Prende corpo, l’allarme sabotaggi in Europa, lanciato dal governo Meloni. All’orizzonte, c’è la manovra e la riforma del Patto di Stabilità. E così dopo che il vice premier, il leghista Matteo Salvini, ha accusato Paolo Gentiloni di «giocare con la maglietta di un’altra nazionale», ora è la volta dell’altro vice premier, l’azzurro Antonio Tajani, che si augura che «Gentiloni lavori tenendo conto anche di essere il commissario italiano e di avere una visione che non sia quella dei Paesi rigoristi per quanto riguarda la riforma del Patto di stabilità e crescita». È opportuno rimarcare che l’unico esponente italiano nell’esecutivo Ue è quello agli Affari economici e monetari, proprio Gentiloni.

«Gentiloni stranamente non ha mai aperto bocca quando nell’esecutivo c’era il Pd - rincara il capo delegazione della Lega al Parlamento Ue, Marco Zanni - ma da quando in Italia governa il centrodestra si comporta come un esponente di un Paese straniero che punta a danneggiare l'Italia». In altri termini, «ancora una volta il Pd e i suoi esponenti a tutti i livelli lavorano contro l'Italia». La maggioranza fa quadrato con FdI. «Io sono d’accordo con un principio per cui sia maggioranza che opposizione che figure terze, quando sono in consessi in cui l’Italia merita rispetto, considerazione e va anche difesa a volte, si gioca con la maglia dell’Italia» puntella Tommaso Foti, capogruppo del partito della Meloni alla Camera. In sostanza, non è solo l’esternazione di un singolo esponente della maggioranza, dunque è una questione politica.

Non a caso salta in aria il Pd, governato da Elly Schlein, non proprio esponente della corrente politica del commissario Ue. La deputata dem Debora Serracchiani punta il mirino su Tajani. «È un assai modesto spettacolo il ministro degli Esteri già presidente del Parlamento Ue che si accoda allo sguaiato Salvini – ribatte l’ex presidente Pd - Con queste uscite stanno mettendo in difficoltà l’Italia e la stessa presidente del Consiglio nei rapporti con la Commissione Ue e gli altri organismi europei. In vista del nuovo patto di Stabilità, chi gioca contro l’Italia sono i due vicepremier». I rinforzi Dem arrivano dal capogruppo alla Camera, Chiara Braga, secondo cui «ora deve dire Meloni cosa pensa di Gentiloni sapendo che l’unico vero modo per indebolire il nostro Paese è colpire i suoi rappresentanti.

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