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Letta come Di Maio: dalla Ue un incarico nuovo di zecca

Dario Martini
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Se gli elettori ti bocciano nel segreto dell’urna puoi sempre sperare in un premio dall’Europa. Il caso più emblematico è senza dubbio quello di Luigi Di Maio, che da inizio giugno ha iniziato a cimentarsi con il suo nuovo incarico di responsabile Ue nei paesi del Golfo Persico (chi è interessato può gustarsi qualche foto e video sui suoi profili social ufficiali). L’ultimo sconfitto di successo è Enrico Letta, che con l’ex leader di Impegno Civico condivide il tracollo elettorale del 25 settembre scorso. L’ex segretario del Pd è stato appena incaricato di redigere un piano per il nuovo mercato unico europeo. L’importante incarico gli è stato assegnato dal governo belga, guidato dal premier liberale Alexander De Croo, che assumerà la presidenza del Consiglio Ue a gennaio 2024. Bruxelles ha chiesto a Enrico Letta, in qualità di presidente dell’Istituto Jacques Delors, di elaborare in autonomia e indipendenza un rapporto sull’avvenire del mercato unico. L’obiettivo era stato indicato dal Consiglio europeo nelle "Conclusioni" del 30 giugno scorso nelle quali si leggeva: «Il Consiglio europeo chiede che una relazione ad alto livello indipendente sul futuro del mercato unico sia presentata in occasione della sua riunione del marzo 2024 e invita le prossime presidenze del Consiglio e la Commissione a portare avanti i lavori in materia, in consultazione con gli Stati membri». 

 

 

L’incarico non prevederà compenso e sarà a tempo determinato, terminando nel marzo 2024, con la presentazione del Rapporto al Consiglio UE, l’ultimo prima delle prossime elezioni europee. Il fatto che sia un incarico gratuito segna una netta differenza con Di Maio, il quale per fare la spola con Arabia Saudita e Qatar prende un lauto emolumento. Il deputato del Pd, però, potrà contare su una vetrina di primo piano che gli permetterà di incidere sul futuro dell’Unione europea. È stato lo stesso Letta a dare la notizia in un’intervista al quotidiano Le Soir. «Sono alla ricerca della formula magica per rilanciare il mercato unico europeo», ha commentato. Occorre notare che l’ex segretario del Pd porterà avanti la sua missione proprio alla vigilia delle prossime elezioni europee, che si dovrebbero tenere a giugno 2024. Un appuntamento decisivo per il futuro dell’Unione europea, soprattutto nel caso in cui a vincere siano i partiti di centrodestra che potrebbero, in questo modo, spostare l’asse politico dell’Unione e attuare una serie di cambiamenti in alcuni settori: dalla transizione ecologica al patto di stabilità. 

 

 

È in questa ottica che l’incarico assegnato a Letta assume un’ulteriore importanza, dando modo ad un politico della sinistra italiana di incidere sul futuro dei Ventisette. Non è un caso che la prima reazione (polemica) sia quella della Lega di Matteo Salvini, che sui suoi canali social ironizza proprio con la similitudine con l’ex grillino: «Perdono le elezioni in Italia, fanno carriera in Europa. Dopo Di Maio, Letta. Evviva la Democrazia...». Un post che ricorda quello di alcuni giorni fa, quando il leader della Lega ha commentato così l’intenzione di Carola Rackete di correre alle prossime elezioni europee: «Dallo speronare motovedette italiane della Guardia di finanza alla candidatura per Bruxelles con la sinistra tedesca, è un attimo. Auguri, viva la democrazia».

 

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