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In Onda, “perché no”. Ronzulli fissa i paletti ma apre le porte di Forza Italia a Renzi

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Licia Ronzulli, capogruppo di Forza Italia al Senato, è stata ospite dell’edizione del 20 luglio di In Onda, il talk show di La7 condotto da Luca Telese e Marianna Aprile. I giornalisti chiedono alla senatrice se c’è la possibilità di vedere Matteo Renzi in Forza Italia e arriva una risposta a sorpresa: “Riceviamo tante richieste d’iscrizione. Perché no?”. “Quindi potrebbe esserci Renzi in Forza Italia?” chiedono i padroni di casa alla ospite, che replica: “No, non ci potrebbe essere - precisa Ronzulli - Io sto utilizzando il terzo periodo ipotetico della irrealtà. Noi apriamo, nel nostro partito è entrato Chinnici, arrivava dal Pd. Vuol dire che aveva le qualità necessarie e che aveva deciso di sposare il nostro manifesto politico. Se Renzi decide colpito sulla via di damasco di diventare un forzista... Lui deve capire cosa vuole fare da grande. Ma non sono qui per parlare di Renzi”.

 

 

“Marina Berlusconi non è un soggetto politico? Giorgia Meloni ha detto ovvietà. Marta Fascina? Si è chiusa in un momento di dolore, va rispettato il suo silenzio. Spero possa tornare presto a dare il suo contributo da deputato” ha proseguito Ronzulli, che si è poi soffermata sulla leadership del partito azzurro: “La scelta di Antonio Tajani per raccogliere il timone di Forza Italia è stata naturale: è stato co-fondatore del nostro partito e ne era il coordinatore nazionale. Non so se al congresso ci saranno altri candidati, la stagione congressuale non si è ancora aperta. Per noi è tutto nuovo ed il percorso è lungo. Serve un tavolo delle regole, occorre celebrare i congressi comunali, poi quelli provinciali e infine arrivare a quello nazionale per l’elezione del segretario. Forza Italia deve trasformarsi da partito leaderistico a movimento politico partecipato, riaprendo i processi di democrazia interna. Tutti noi siamo stati abituati ad essere legittimati dall’alto. Ora dobbiamo raccogliere una legittimazione dal basso e procedere all’insegna dell’unità, della collegialità e dell’armonia”.

 

 

E poi in chiusura dell’intervista squilla in diretta il suo cellulare e Ronzulli sorride, ma è evidentemente preoccupata: “È l’antifurto di casa, mi devo preoccupare”.

 

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