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Rincorsa a Forza Italia e adesione al centrodestra: Calenda minaccia Renzi

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Altre scintille tra Carlo Calenda e Matteo Renzi. I due sono ai ferri corti e il leader di Azione non perde occasione per attaccare l’ex presidente del Consiglio, cosa avvenuta anche nell’intervista a Sky Tg24: “Renzi ha fatto cadere il progetto di partito unico fra Azione e Iv. Vuol far cadere i gruppi? Se ne deve assumere la responsabilità e ce lo deve spiegare. Io i gruppi non li faccio cadere, anzi voteremo per Enrico Borghi capogruppo a Palazzo Madama. Se andrà con Forza Italia o entrerà nella maggioranza, farà cadere i gruppi. È una scelta che farà Matteo Renzi e non farò io. I gruppi sono formati sulla base del voto popolare di una formazione politica che aveva il mio nome sulla scheda e prometteva un’area democratica. Se c’è in mezzo il nome di persone che hanno guidato i programmi politici, io i gruppi non li faccio cadere”.

 

 

“Credo che – l’attacco a testa bassa di Calenda - Italia viva stava tenendosi le mani libere per fare un ragionamento con la maggioranza di governo, come la difesa a oltranza della Santanchè e il fatto che ieri hanno votato con il governo sul divieto della carne sintetica. Io non so cosa vogliono fare, ma vedo dei segnali da molto tempo. Renzi ha rifiutato di fare il partito unico e vedo un segnale di slittamento verso la destra. Poi che senso ha parlare del governo Conte e diventare il paladino della commissione d’inchiesta sul Covid vista la situazione attuale della sanità? Tu avevi i ministri nel governo, ma che senso ha”. Non c’è pace tra i due, il rapporto è ormai su un binario morto.

 

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