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Giustizia, Anm contro il governo: "Colpo al cuore della magistratura"

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Christian Campigli
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Un passaggio fondamentale per il proseguo del governo di centrodestra. Uno scontro che si è fatto, nelle ultime ore, aspro come non mai. Una replica piccata, che lascia poco all'immaginazione. "Un attacco pesantissimo, ancora più insidioso perché riferito a fonti anonime, a cui sono seguiti due attacchi dal ministero della Giustizia". Parole che, non serve il Divino Otelma per essere in grado di prevederlo, solleveranno un vespaio di polemiche quelle pronunciate questa mattina in apertura dei lavori del Comitato direttivo centrale dal presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Giuseppe Santalucia.

 

Il riferimento, fin troppo evidente, è agli interventi di Palazzo Chigi e di via Arenula sui casi del ministro Daniela Santanché e del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro. L'associazione parla di "critiche pesantissime, il tema è la legittimazione della magistratura e di accuse gravissime, che colpiscono al cuore la magistratura". Santalucia punta il dito contro il potere politico. In modo chiaro e netto. "Stiamo occupando le cronache senza volerlo.  Si parla di scontro tra politica e magistratura, è uno scontro non voluto che stiamo subendo e che si è innalzato senza che noi si sia fatto nulla". Nell'ultima parte del suo intervento, il togato prova infine a smorzare i toni. "La magistratura - afferma - non ha alcuna voglia di alimentare lo scontro, ma quando il livello dello scontro si alza il silenzio sarebbe l'impacciato mutismo di chi non sa reagire a una politica che mostra i muscoli verso una istituzione di garanzia. Il silenzio sarebbe un arretramento, e noi non arretriamo davanti alla difesa della Costituzione".

 

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