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Elly Schlein fa esplodere il Pd. SI dimette pure Alessio D'Amato

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Già serpeggiava il malumore per la scelta della segretaria Elly Schlein di presenziare alla partenza del corteo del M5S di Roma, poi le parole di Grillo sulle «Brigate di cittadinanza» hanno aggiunto il carico da novanta. Ribolle la minoranza del Pd e la prima forte azione arriva dall’ex assessore alla Sanità della giunta Zingaretti e candidato alle regionali Alessio D’Amato, che annuncia le dimissioni dall’assemblea nazionale in dissenso con la linea politica del partito. È in un questo clima incandescente che oggi si riunirà la direzione. Sul tavolo adempimenti per i prossimi congressi locali. Nella pratica, sarà anche la prima occasione di confronto.

 

E anche ieri la polemica non si è placata, con il centrodestra che «stuzzica» la sefretaria del partito Democratico: «Stupisce il silenzio di Elly Schlein che era nella stessa piazza del fondatore dei 5Stelle. Dica se Grillo è un compagno che sbaglia - la incalza la Lega, con i capigruppo Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo - Da che parte sta?».

«Brigate e passamontagna anche No», scrive annunciando le sue dimissioni D’Amato (subito ritwittato dal leader di Azione, Carlo Calenda), «è stato un errore politico partecipare alla manifestazione dei 5S. Vi voglio bene- aggiunge- ma non mi ritrovo in questa linea politica. Continuo a lavorare per una alternativa ai sovranisti e ai populisti». Nella segreteria, però, fanno quadrato. «Il popolo delle primarie vuole vederti continuare a portare avanti le nostre battaglie: lavoro, sanità pubblica, transizione ecologica, mezzogiorno. Abbiamo una sinistra da cambiare e lavorare insieme agli altri per battere questo governo di destra-destra. Forza Elly!», la incita Sandro Ruotolo. «Si parlava di reddito e dignità ed era giusto esserci.

 

 

Pur nelle differenze» per Francesco Laforgia. Attacca anche il consigliere comunale e candidato segretario alle primarie del Pd nel Lazio Mariano Angelucci: «È stato un grave errore aderire alla manifestazione del M5S. Non si capisce più quale sia la linea del Pd su temi molto importanti per la nostra storia e la nostra comunità. Così non va bene. Siamo d’accordo che si debba dare del tempo alla Segretaria ma non si capisce più che cosa è il nostro partito. Per questo esprimiamo vicinanza ad Alessio D’Amato che ha dato le dimissioni da membro dell’ assemblea nazionale. Un gesto coraggioso, certo, ma nel silenzio generale della segreteria nazionale e nel modo con cui si è deciso di svolgere il congresso del Lazio con tutto il gruppo dirigente, che ha perso qualunque elezione dopo aver preso tutte le decisioni negli ultimi anni». Insomma il Pd ribolle e Matteo Renzi non perde l’occasione per rimarcarlo: «Delirio dei 5 Stelle sul palco di Roma. Poi vedo Elly Schlein rincorrere il corteo grillino e domando ai riformisti del Pd: ma davvero volete finire così la vostra esperienza politica?». 

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