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Pnrr, Brunetta: controlli successivi in piena continuità col governo Draghi

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“Il destino mi ha visto essere fautore tanto della prima norma sulla Corte dei Conti, che porta la mia firma, quanto della seconda. Il decreto 77 del 2021 del Governo Draghi porta la mia firma insieme a quella del Presidente del Consiglio e prende atto che le condizioni erano cambiate, il quadro non era più quello del 2020. Il famoso ‘controllo concomitante’ doveva essere, quindi, sostituito da un controllo successivo, ma questo era nelle cose. Io sono l’autore della norma del 2009 che riguardava l’efficienza della Pubblica Amministrazione e vedeva nella Corte dei Conti un catalizzatore di efficienza, anche attraverso un controllo concomitante. Cosa diversa da avere target, milestone, tempi stretti e cogenti dettati da un’autorità superiore quale è l’Unione europea". Lo ha detto il Presidente del Cnel Renato Brunetta intervenendo, presso la Plenaria Marco Biagi di Villa Lubin, alla presentazione del libro ‘Spostare il baricentro. Il Pnrr, l’Europa e la Politica Industriale’, a cura del Prof. Luigi Paganetto, Coordinatore del "Gruppo dei 20 - How to Revitalize Anaemic Europe", che ha moderato i lavori. 

"Per questo, posso dirlo da ministro di allora, del Governo Berlusconi IV, e da ministro del Governo Draghi: sono tanto convinto della norma 2009 quanto di quella voluta dal Governo Draghi, di unità nazionale, che prevede un controllo successivo. Non c’è alcuna contraddizione. Bene, quindi, ha fatto il Governo Meloni, attualmente in carica, a ribadire questo percorso”, ha dichiarato Brunetta.

L’evento, che ha visto la partecipazione del Ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, e del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha rappresentato un proficuo e interessante momento di confronto sulla genesi e sul futuro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Ad arricchire il dibattito, gli interventi di Pietro Benassi, Ambasciatore, già Rappresentante permanente d'Italia presso l'Unione europea, Nicola Rossi, Professore ordinario di Economia, Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Alberto Melloni, Professore ordinario, Università di Modena Reggio Emilia, e Vincenzo Boccia, Presidente dell'Università Luiss Guido Carli.
 

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