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Berlusconi ricoverato, come sta ora: "Polmonite e leucemia". La telefonata con Meloni e Salvini

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Continuano le ore di apprensione per Silvio Berlusconi, da ieri mattina ricoverato in terapia intensiva al San Raffaele di Milano. Dopo il susseguirsi per tutta la mattinata di voci incontrollate sulle condizioni dell'ex premier e leader di Forza Italia, i medici che lo hanno in cura hanno rotto il silenzio chiarendo le cause del ricovero. Berlusconi, scrivono i primari di rianimazione ed ematologia, Alberto Zangrillo e Fabio Ciceri, nel bollettino diramato intorno alle 15, è attualmente ricoverato in terapia intensiva per la cura di un'infezione polmonare. Infezione, precisano i medici, che si inserisce "nel contesto di una condizione ematologica cronica di cui egli è portatore da tempo": la leucemia mielomonocitica cronica, che al momento però non starebbe evolvendo in forma acuta. Per descrivere le cure in atto, oltre a quelle per la polmonite, Zangrillo e Ciceri non usano la parola 'chemioterapia' ma parlano di "trattamento specialistico citoriduttivo mirato a limitare gli effetti negativi dell'iperleucocitosi patologica".

Un quadro clinico serio e complesso, dunque, ma che al momento non apparirebbe drammatico, come lasciano intendere le parole di speranza pronunciate dagli amici e dei familiari che hanno raggiunto il Cav al San Raffaele. Silvio Berlusconi "sta riposando. Siamo più sollevati, c'è un miglioramento. Siamo fiduciosi, è curato nel migliore dei modi", ha detto il fratello Paolo uscendo dal reparto a metà pomeriggio. Parole simili a quelle usate da Fedele Confalonieri.

"Siamo più ottimisti, sta molto meglio di ieri", ha risposto il presidente di Mediaset ai cronisti, lasciando l'ospedale dopo la visita insieme a Marcello Dell'Utri, ex senatore e amico di una vita del Cav. E nel tardo pomeriggio è arrivato anche l'amministratore delegato del Monza, Adriano Galliani. Accanto a Berlusconi c'è sempre la compagna e deputata azzurra Marta Fascina, che ha trascorso la notte in ospedale. E anche oggi non sono mancate le visite dei figli Luigi, che uscendo ha fatto il pollice all'insù, Barbara e Pier Silvio ("è un leone", ha detto parlando del padre), mentre Marina si è allontanata solo per qualche ora. La prima notte di ricovero è stata "tranquilla", Berlusconi è vigile, lucido e reagisce alle cure, il poco in più che filtra.

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha telefonato oggi al Cavaliere per sapere come stava augurandogli una pronta guarigione. Il leader leghista, Matteo Salvini, ha ricevuto la chiamata di Berlusconi durante il Consiglio dei ministri e ha commentato: "È la telefonata più bella che potessi ricevere. Ti aspettiamo presto".

In Forza Italia, tuttavia, la preoccupazione non manca. "Stamattina è filtrata una parola inquietante, che è leucemia. È evidente che se il quadro clinico arriva a posizioni così difficili dovrà avere più resistenza ancora", ha commentato il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi. "Non sapevo di questa patologia, che mi dicono può essere fronteggiata", ha ammesso Maurizio Gasparri, raggiunto questa mattina al telefono dallo stesso Berlusconi, così come il coordinatore nazionale di Antonio Tajani, il capogruppo alla Camera Paolo Barelli e gli altri dirigenti e vertici di Forza Italia. Il presidente Berlusconi "ha raccomandato il massimo impegno in Parlamento, al governo e in Forza Italia perché 'Il Paese ha bisogno di noi!'", si legge nella nota degli azzurri.

Una telefonata "che non è un commiato" dalla politica, ha tenuto a specificare Barelli, assicurando che "non c'è nessuna rivoluzione nel partito". "Mi auguro che si riprenda presto, ha superato tantissime crisi, ha una tempra da leone e spero di avere presto buone notizie", l'auspicio del ministro per le Riforme, Elisabetta Casellati. E anche il Guardasigilli Carlo Nordio ha rivolto al Cav gli auguri di pronta guarigione, perché "abbiamo bisogno della sua insostituibile funzione nella vita politica".

Dall'opposizione, il leader M5s Giuseppe Conte ha espresso "i migliori auspici per una pronta e completa guarigione", confidando che Berlusconi "si possa riprendere presto e che possa ritornare più in forma di prima in Parlamento". Per il leader del Terzo polo, Carlo Calenda, invece, si chiude già "un pezzo di storia. La seconda Repubblica è Berlusconi, nel bene e nel male. E non credo alla successione di Berlusconi" perché "non penso ci possa essere un altro Berlusconi".

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