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Matteo Salvini stronca la sinistra: "Liti con Meloni? Più ci attaccano e più ci uniscono"

Giada Oricchio
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Matteo Salvini nega divisioni e attriti con la premier Giorgia Meloni sull’invio di armi all’Ucraina e sulle nomine delle partecipate. Questa mattina, il leader della Lega è intervenuto alla Scuola di formazione politica del partito a Milano e sul rapporto con Giorgia Meloni ha dichiarato: “Più provano ad allontanarci, più ci uniscono. Ieri (al Consiglio europeo, nda) ha fatto un gran lavoro e sta facendo un grande lavoro. Ci sentiamo tutti i giorni e ci confrontiamo”.

Poi la stoccata alle opposizioni: “Lei va in Europa e fa gli interessi del Paese, c’è qualche italiano che in Europa va a fare gli interessi degli altri”. Parole importanti che arrivano al termine di una settimana segnata dalle tensioni per le dichiarazioni in Aula del senatore del Carroccio Massimiliano Romeo sulla guerra in Ucraina e per l’assenza dei leghisti dai banchi del governo durante l’audizione di Meloni.

Nel suo intervento Salvini ha rilanciato la riforma del fisco: “Abbassare le tasse è una priorità mia, della Lega, del governo, mettetevi il cuore in pace” ed è tornato sul processo Open arms che lo vede imputato a Palermo: “Venerdì ero in Tribunale sul banco degli accusati perché avere controllato, difeso, protetto i confini del mio Paese è un reato secondo qualcuno - ha detto Salvini - Secondo il mio pensiero e il diritto nazionale e internazionale è un dovere. L’immigrazione va limitata, controllata regolamentata, qualificata e selezionata”.

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