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Ponte sullo Stretto, il decreto va in cdm: ecco assetto e governance della nuova società

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Si corre veloce sul Ponte sullo Stretto di Messina. Domani a il decreto per il progetto approderà in consiglio dei ministri, ma l’Adnkronos ha potuto visionare la bozza composta da sette articoli, con il primo che riguarda «l’assetto societario e governance della Stretto di Messina S.p.a.». «Al capitale della società che dovrà costruire il Ponte sullo Stretto di Messina «partecipano R.F.I. S.p.a., ANAS S.p.a., le Regioni Sicilia e Calabria, nonché, in misura non inferiore al 51 per cento, il Ministero dell’economia e delle finanze, che esercita i diritti dell’azionista d’intesa con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, al quale ultimo sono attribuite funzioni di indirizzo, controllo, vigilanza tecnica e operativa sulla società in ordine alle attività oggetto di concessione».

 

 

Poi ancora altri passaggi: «Il Consiglio di amministrazione della società a cui sarà affidata la costruzione è composto da cinque membri, di cui due designati dal Ministero dell’economia e delle finanze d’intesa con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che ricoprono rispettivamente la carica di presidente e di amministratore delegato, un membro designato dalla Regione Calabria, un membro designato dalla Regione Sicilia e un membro designato da R.F.I. S.p.a. e ANAS S.p.a. Il Collegio sindacale è composto da cinque membri, di cui tre membri effettivi e due supplenti». Per il Ponte sullo Stretto «la concessione ha una durata di trent’anni decorrenti dall’entrata in esercizio dell’opera». Questo il contenuto dell’articolo 2 («Rapporto di concessione»). «Dalla data di revoca dello stato di liquidazione della Stretto di Messina S.p.a., di seguito ‘società concessionaria’, di cui all’articolo 1, comma 491, della legge 29 dicembre 2022, n. 197, riprende, senza soluzione di continuità, la concessione affidata alla medesima, avente ad oggetto la realizzazione e gestione del collegamento stabile tra la Sicilia e il continente, di seguito ‘opera’, comprensiva dell’opera di attraversamento e delle relative opere a terra», si legge ancora nel testo nel passaggio in cui viene indicata la società concessionaria. 

 

 

Raggiante il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini: «Grandissimo lavoro di squadra, in pochi mesi sono stati recuperati dieci anni di vuoto. Contiamo di approvare il progetto esecutivo entro il 31 luglio 2024 e poi partire coi lavori. Enorme quantità di inquinamento in meno, in aria e acqua, in via di quantificazione. Enorme risparmio di tempo e di soldi per chi userà il Ponte più green e innovativo del mondo».

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