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Bonaccini smonta un altro pilastro del Pd: “Non siamo superiori moralmente"

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Stefano Bonaccini è finito al centro della bufera per le sue parole di elogio a Giorgia Meloni. Ma il candidato alla segreteria del Partito Democratico va avanti per la sua strada, ribadendo lo stesso concetto degli scorsi giorni nell’intervista a Oggi è un altro giorno su Rai 1: “Ho detto che capace l’hanno definita i cittadini, votando Meloni. Ha preso un partito al 3 per cento e l’ha portato al 30 per cento. Ce l’hanno portata gli elettori. Certa sinistra ha preferito battere la destra nei talk-show. Io preferisco battere la destra nelle urne e per batterla devo dimostrare di essere più capace”.

 

 

Il governatore dell’Emilia-Romagna ha poi annullato un altro dei tanti motivetti della sinistra degli ultimi anni: “Noi non siamo superiori moralmente a nessuno. Dobbiamo dimostrare di essere più affidabili e più capaci”. Poi chiede la rivoluzione del Pd: “Veniamo da troppe sconfitte, ed è per questo che serve un nuovo gruppo dirigente”. Infine un passaggio sul caso di Alfredo Cospito: “Si sono utilizzate informazioni comunque riservate per colpire l’opposizione, dando l’idea che c’è un cedimento nella lotta alle mafie e al terrorismo. Penso che Andrea Delmastro avrebbe fatto bene a dimettersi, ma c’è un giudizio politico che va dato”.

 

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