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L'aria che tira, Mannheimer incredulo: il sondaggio sorprendente dopo le elezioni

Luca De Lellis
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Proprio così, “nei nostri sondaggi abbiamo individuato una percentuale rilevante di cittadini che non sapevano nemmeno ci fosse il voto”. Appare quasi sbalordito il sondaggista di Eumetra Renato Manneheimer nell’affermare che molti laziali e lombardi non erano neanche a conoscenza della tornata elettorale per scegliere il governatore della propria regione di appartenenza. Durante la puntata di l’Aria che Tira, condotta da Myrta Merlino, l’ex docente della Bocconi di Milano colpevolizza anzitutto una campagna elettorale condotta “solo per gli addetti a lavori”. Poi chiaramente esistono i consueti problemi che si celano dietro l’astensionismo ormai dilagante nel nostro Paese. E quindi “la disaffezione verso la politica, la lontananza sentita nell’ente Regione, il fatto che abbiamo appena votato a settembre”. Ma questi, afferma Mannheimer, “sono tutti fattori di cui i politici devono tener conto per conquistare la fiducia dei cittadini”.

 

In ogni caso il centrodestra ha dominato anche le regionali, frutto peraltro della spaccatura profonda presente tra i vari partiti che compongono l’opposizione. Dunque venendo al tema “sconfitti”, sostiene l’esperto di dati, la palma di peggiore è tutta del cosiddetto “Terzo Polo”, che poi terzo almeno dai numeri non è mai stato. In particolare “Letizia Moratti è quella che ne esce più sconfitta, visto che anche dai sondaggi iniziali sembrava godesse di un consenso maggiore”.

 

Il motivo? “Quelli di destra non l’hanno votata perché l’hanno considerata una traditrice”. Ergo la “scommessa di Calenda di drenare anche i voti dei moderati del centrodestra è fallita”, aggiunge Merlino. Il dato inconfutabile è che anche tra gli elettori dell’accoppiata Calenda-Renzi solo il 56% ha votato la Moratti. Una debacle commentata così dall’ospite di Manneheimer: “E’ chiaro che la volontà era quella di non darle fiducia”.

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