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Regionali Lazio, Rocca: "Mi attaccano su casi inesistenti". La replica alle accuse

Martina Zanchi
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Nel calderone delle polemiche elettorali è finita anche la casa del candidato presidente del centrodestra, Francesco Rocca, al quale la testata «Domani» attribuisce l’acquisto di un immobile dell’Enpaia l’ente previdenziale degli agricoltori-nel quartiere Camilluccia di Roma a un prezzo ridotto del 30 per cento. Stessa «accusa» mossa al sottosegretario leghista al Lavoro Claudio Durigon. Un tema di scontro, quello delle case alla Camilluccia, tornato alla ribalta nelle scorse ore nonostante sia Rocca che Durigon abbiano già replicato agli attacchi. Pesanti gli strali lanciati da Alessio D’Amato. «È un insulto alle famiglie che non possono permettersi una casa» ha detto infatti l’attuale assessore alla Sanità del Lazio, al quale si è accodata la candidata del Movimento 5 Stelle Donatella Bianchi, mentre il candidato governatore di centrodestra ha precisato di aver acquistato l’immobile, dopo aver pagato «per oltre tre anni un affitto di 2.400 euro al mese», nel momento in cui l’Enpaia stesso ha deciso di valorizzarlo.

«Anziché pensare alla condanna a D’Amato, che ammonta a circa 300mila euro per distrazione di fondi della Regione Lazio - ha affondato Rocca - la sinistra pensa alla mia casa comprata regolarmente e senza favoritismi». Il riferimento è alla sentenza della Corte dei Conti (contro cui D’Amato ha annunciato ricorso) che impone al politico di restituire 275mila euro di fondi percepiti tra il 2005 e il 2008 dalla Fondazione Italia Amazzonia, di cui era presidente, e usati indebitamente, secondo la magistratura, per fini politici. «Non immaginavo- ha aggiunto Rocca-di ricevere così tanti attacchi strumentali, imbarazzanti per chili usa». Argomentazioni che non hanno convinto l’avversario. «Non è credibile - è tornato infatti alla carica D’Amato - La storiella appare identica a chi diceva di aver trovato casa a sua insaputa». A stretto giro la controreplica. «Evidentemente qualcuno sente aria di sconfitta». Ieri sera i candidati alla Pisana sono tornati a confrontarsi faccia a faccia negli studi Rai di «Porta a Porta».

Nel salotto di Bruno Vespa il dibattito ha toccato i temi più spinosi della campagna elettorale, argomenti che hanno visto spesso i candidati in netta contrapposizione tra loro. Dalla sanità alle infrastrutture fino al ciclo dei rifiuti. Se per affrontare la crisi degli ospedali, Bianchi punta sul potenziamento del personale medico e infermieristico, e mentre per D’Amato «va implementato un sistema che è stato già un modello», il centrodestra guarda all’integrazione con il privato attraverso la digitalizzazione di posti letto e prenotazioni. Posizioni diverse anche sull’appoggio al termovalorizzatore di Roma. Afronte del no della candidata Cinque stelle D’Amato ha condiviso la soluzione, mentre Rocca ha richiesto un impegno ulteriore a Roma Capitale sulla raccolta differenziata, sottolineando che il «termocombustore, che si deve fare, da solo non basta». Scintille poi sono volate sul tema dell’autonomia differenziata. «Sono preoccupato della proposta Calderoli, che cerca di dividere e non di unire creando disuguaglianze», ha detto D’Amato. Immediato l’intervento di Bianchi. «La riforma è stata approvata poche ore fa dal Consiglio dei ministri». «È stata approvata? ha chiesto D’Amato-Una brutta notizia». 

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