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Decreto Ong, via gli emendamenti della Lega: alta tensione nelle Commissioni

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Dopo i balneari si apre un nuovo caso in maggioranza. A far salire la temperatura stavolta è il decreto Ong. Gli emendamenti della Lega, infatti, vengono giudicati come inammissibili alla Camera nelle commissioni competenti, presiedute da esponenti di Forza Italia e Fratelli d’Italia. «La decisione» dei presidenti delle commissioni Affari costituzionali e Trasporti (Nazario Pagano, in quota FI, e Salvatore Deidda di FdI) di giudicare inammissibili le modifiche presentate al decreto «per noi è completamente sbagliata, faremo ricorso. Siamo assolutamente stupiti, non ha nessuna giustificazione tecnica di merito, non vorrei che ci fossero dietro questioni politiche», sbotta contattato dall’agenzia LaPresse il deputato della Lega, Igor Iezzi.

«Nel merito - spiega non c’è alcuna motivazione per l’inammissibilità. Dove presentare delle proposte di modifica sulla gestione dei flussi migratori se non a un decreto che ha nel titolo la gestione dei flussi migratori, gli emendamenti insistono sullo stesso testo».

Secca la replica di Pagano: «Le motivazioni politiche non ci sono. Non ho deciso da solo. L’inammissibilità deriva da una valutazione esclusivamente tecnico giuridica fatta con il supporto degli uffici legislativi e il servizio studi della Camera», assicura. Prova a mettere acqua sul fuoco Fabio Raimondo (FdI), relatore del dl Odg: «Non ci sono scossoni. L’inammissibilità agli emendamenti presentati dalla Lega è nel merito. Tutto si è ricomposto e abbiamo stilato il nuovo calendario per essere in Aula giovedì 2 febbraio».

I fari sono puntati adesso proprio sulle commissioni Affari costituzionali e Trasporti di Montecitorio. L’appuntamento è fissato per oggi alle 11,30, quando ci sarà la pronuncia sui ricorsi ed è attesa, qui, la decisione sulle eccezioni presentate dal Carroccio. Mentre alle 14,30 è previsto l’esame delle proposte di modifica. Le opposizioni vanno all’attacco. Il deputato dem Toni Ricciardi parla di «blitz fallito» da parte del Carroccio. Dal canto suo, Riccardo Magi, presidente di +Europa, non ci sta: «La Lega ha tentato un blitz per riscrivere la normativa sui permessi di soggiorno, sulla protezione speciale, sul trattenimento nei centri per il rimpatrio e su altre materie attraverso emendamenti totalmente estranei all’oggetto del provvedimento ossia il salvataggio in mare. Il tentativo evidente era quello di riesumare i decreti Salvini». E gli fa eco Filiberto Zaratti, capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra in commissione Affari costituzionali della Camera, che parla di «forzatura inutile sul piano procedurale oltre che odiosa». Insomma, dopo il pressing su FdI sul fronte balneari di Lega e Forza Italia con emendamenti «segnalati» al Milleproroghe, un altro fronte si apre nella maggioranza. Con la Lega pronta a una «stretta» sul dl Ong, frenata (per ora) dai partner di governo.

G.D.C.

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