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Emendamenti Manovra, salta la norma sul Pos, pensioni minime a 600 euro agli over 75

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Il governo lima gli ultimi dettagli della prima manovra dell'esecutivo guidato da Giorgia Meloni con la sinistra che abbandona la commissione Bilancio. Il ministro dell’Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti ha illustrato gli emendamenti definitivi del governo. "Il ritardo della presentazione del cosiddetto maxiemendamento è dovuto al fatto che gli uffici del Mef erano pronti con un maxi-emendamento, ma la presidenza della Camera ci ha manifestato l’indisponibilità a considerare ammissibile se non spacchettato e abbiamo proceduto a un lavoro molto complicato di spacchettamento per comporre e ricomporre anche le coperture", ha spiegato il titolare del mef  illustrando in commissione Bilancio alla Camera le proposte emendative del governo alla legge di Bilancio. 

 

Tra le modifiche più attese quelle sui pagamenti elettronici. "Sul Pos il governo ha una sua posizione, spero ci sia un’ulteriore riflessione. Ci rimettiamo al lavoro di questa Commissione per eventuali ristori o risarcimenti, che noi caldeggiamo, da trovare di fronte ad un maggiore onere per le commissioni applicate su queste transazioni", ha detto Giorgetti. Salta così la norma che fissa a 60 euro la soglia minima dei pagamenti con il Pos. 

 

Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, nel 2023 ci sarà una "riduzione da 8 a 7 mesi delle attuali mensilità" previste.  Le pensioni minime per gli over 75 saliranno a 600 euro al mese, mentre sul Superbonus edilizio "viene recepita quella che è una volontà emersa in Commissione al Senato sul Dl Aiuti quater e viene inserita qui per motivi di tempo: la possibilità di presentare la Cilas (la Comunicazione inizio lavori asseverata superbonus, ndr) per i condomini entro il 31 dicembre 2022 per mantenere il regime di maggior favore al 110%", ha detto il ministro Giorgetti.  "Abbiamo abbandonato i lavori perché non esiste che si tratti così il Parlamento, è inaudito. La legge di Bilancio se la fanno da soli", ha annunciato la capogruppo del Pd alla Camera, Debora Serracchiani, abbandonando la commissione.

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