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Regione Lazio, Trancassini (FdI): il Pd regola i conti interni con soldi pubblici

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Daniele Di Mario
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«L'unica cosa che il Pd sa fare è occupare posti di potere, spartirsi poltrone. Non sa fare altro. La cosa peggiore è che stavolta lo sta facendo in un clima da regolamento dei conti interno, in stile cena di Frosinone insomma». Paolo Trancassini, deputato e segretario regionale di Fratelli d'Italia, stigmatizza senza mezzi termini l'accelerazione decisa dalla giunta regionale sulle nomine dei vertici degli Egato. Il partito di Giorgia Meloni ieri ha organizzato un sit-in di protesta sotto la sede della Regione Lazio per protestare contro l'ultima infornata «a tempo scaduto» decisa dall'amministrazione Zingaretti.

Onorevole Trancassini, Fratelli d'Italia sta combattendo da giorni una battaglia durissima contro le nomine dei vertici degli Egato. Cos' è che più non le va giù?
«Sa cosa indigna di più? Che l'ultimo atto della giunta Zingaretti riguardi proprio la gestione dei rifiuti, su cui la sinistra ha fallito completamente. Dieci anni di immobilismo che hanno prodotto montagne di immondizia a Roma, le foto dei cinghiali per la Capitale che hanno fatto il giro del mondo, i ritardi sul piano rifiuti. Un fallimento totale, ripeto. E rispetto a tutto ciò, la giunta regionale lascia in eredita alla prossima amministrazione dei presidenti e dei comitati direttivi formati da chi non ha saputo gestire l'emergenza e che resteranno in carica cinque anni. È semplicemente indecente e testimonia la spregiudicatezza del Pd, che si comporta come il Marchese del Grillo. E tutto ciò avviene con il presidente Nicola Zingaretti dimissionario, il Consiglio regionale sciolto e la giunta in carica solo per l'ordinaria amministrazione».

 

Per i nomi dei presidenti si parla di consiglieri regionali uscenti che non si ricandideranno. Una strategia volta secondo molti a salvare più posti possibile in caso di probabile sconfitta elettorale e a regolare i conti nel Pd Lazio.
«È abbastanza chiaro che nel Pd sia in atto un regolamento di conti tra correnti che si incastra con la necessità di garantire un futuro a più Paolo Trancassini Deputato e segretario regionale FdI. In alto il sit-in del partito di Giorgia Meloni davanti alla sede della Regione Lazio (LaPresse e Conterbo Press) consiglieri uscenti possibile. E il fatto che una parte di quel partito, che importanti esponenti dei Dem del Lazio, contestino quello che sta facendo la giunta testimonia che queste scelte stanno avvenendo con metodi che ricordano la famosa cena di Frosinone».

Intanto a Frosinone oggi si voterà per eleggere il presidente. Il Pd punta tutto su Mauro Buschini.
«L'ex presidente del Consiglio regionale che hanno fatto dimettere dopo lo scandalo Concorsopoli. Il filo conduttore di questa maggioranza è sempre stato l'occupazione sistematica dei posti di potere e la fine di questa legislatura non fa eccezione. Il Pd è in crisi di idee e di progetti, soprattutto nel Lazio. Procedere a questa raffica di nomine in piena campagna elettorale e sperare che i cittadini non se ne accorgano e tutto finisca nell'oblio è semplicemente folle. È clamoroso, ma non c'è nulla di nuovo: la sinistra sa solo occupare poltrone e spartirsi potere. Governare significa altro».

 

Nella spartizione rientrerebbe anche Forza Italia...
«Alcune dinamiche territoriali non mi stupiscono, anche se naturalmente non le condivido. Fratelli d'Italia non parteciperà ad alcuna votazione e abbiamo già comunicato la scelta ai nostri sindaci, che non si presenteranno. Non può essere altrimenti». 

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