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Salvini umilia Saviano dopo gli insulti ricevuti: "Quanto gli rode, poverino?"

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"Io e Giorgia 'bastardi'. Saviano, ma quanto gli rode poverino?" È quello che ha scritto sui social il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, in un post in cui riporta questo titolo del Secolo d'Italia: "Saviano, nuova raffica di insulti: A Salvini e Meloni niente scuse, direi di nuovo bastardi". 
 

 

Roberto Saviano dunque rincara la dose di insulti. Non gli basta dover fare i conti in tribunale per quel "bastardi" rivolto all'attuale premier e al vicepremier. Il prossimo 15 novembre, infatti, a Roma si celebrerà la prima udienza del processo per diffamazione intentato da Giorgia Meloni nei confronti dello scrittore. La querela si basa sull'attacco che Saviano pronunciò nel dicembre 2020 nel talk "Piazza Pulita" nei confronti delle posizioni politiche dei leader della destra sul tema immigrazione.  "Vi sarà tornato alla mente tutto il ciarpame detto sulle ong: 'taxi del mare', 'crociere'... viene solo da dire bastardi. A Meloni, a Salvini, bastardi, come avete potuto? Come è stato possibile, tutto questo dolore descriverlo così?". Un'offesa pesante che arrivò proprio nei mesi caldi in cui l'Italia con Salvini al Viminale controllava i propri confini mettendo un freno agli sbarchi dalle navi delle Ong. 

In un'intervista di ieri al vetriolo, pubblicata sul quotidiano La Stampa, lo scrittore non rinnega nulla, anzi si scatena ancora di più: "Bastardi? Rivendico la mia indignazione e il mio più profondo disprezzo verso chi, di fronte a un naufragio, non dice che le vite umane vengono prima di ogni strumentalizzazione o percorso politico più o meno severo, inflessibile, feroce, da Papeete o da pacchia finita". A chi gli fa notare che "bastardi" è "violento", Saviano risponde: "I blocchi navali sono violenza. Gli affondamenti, nelle loro bocche, si sono via via trasformati in un modo di dire, in una provocazione. Ma quale essere umano riuscirebbe mai a pronunciare simili parole quando in mare muoiono persone?" ha detto lo scrittore. Insomma Saviano non ha rinnegato il suo livore nei confronti di Salvini e Meloni. E il vicepremier non perde occasione per rispondere agli insulti ricevuti dallo scrittore.  

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