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Scontro Rampelli-Calenda: "Diciamo dispensatore al posto di dispenser". "Allora cancella il ministero del Made in Italy"

Il meloniano rivendica: "Dobbiamo usare la lingua italiana". E Carlo non ci sta: "Pensate alle cose serie"

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Veleni tra il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, di Fratelli d'Italia, e il leader di Azione Carlo Calenda. Pomo della discordia l'ormai storica battaglia di Rampelli per la difesa della lingua italiana. Durante la lettura di una comunicazione ai deputati, Rampelli ha prima letto la parola "dispenser", poi ha specificato: "Per dispenser si intende dispensatore". In seguito ha pubblicato il video su Twitter e ha commentato: "Alla Camera dei deputati italiana si parla italiano. Prosegue la battaglia sull'utilizzo della nostra lingua al posto dell'inglese. Non si capisce perché il dispensatore di liquido igienizzante per le mani debba essere chiamato dispenser".

Carlo Calenda, abituale polemista, non si è lasciato sfuggire l'occasione: "Ammazza Fabio grande traguardo! Decisivo per famiglie e imprese. Dopo che hai cambiato nome al dispenser ti tocca cambiare anche Made in Italy. Una cosa tipo: fatto in Italia. Oppure ancora meglio: siamo parecchio fatti in Italia. Che descrive bene anche le vaccate che scrivete" lo sfogo su Twitter. Si attende ora la controreplica di Rampelli.

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