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Omnibus, sui rave Gasparri mette a tacere Misiani: “Norma scritta con i piedi”, “È italiano!”

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Scontro sulla norma contro i rave party tra Maurizio Gasparri e Antonio Misiani. Il duello va in scena nella puntata del 2 novembre di Omnibus, il programma tv del mattino di La7 condotto da Gaia Tortora, e vede il senatore del Partito Democratico criticare pesantemente il dl del governo Meloni, mentre l’esponente di Forza Italia spiega da cosa nasce questa azione dell’esecutivo: ““La normativa vigente non è sufficiente, anche per garantire un indennizzo, uno non può occupare e distruggere quello che vuole. In Italia passata l’emergenza del rave di Viterbo non si è legiferato, anche per via di un’agenda piena. La norma è circoscritta, non va a limitare nessun diritto di riunirsi pacificamente. Ci sono criminali che vendono droga e alcolici in queste feste. Non sarà ritirato nulla, se il presidente della Repubblica promulga c’è necessità ed urgenza. Poi c’è il dibattito del Parlamento. Quello che si è verificato a Modena è vergognoso e va stroncato”.

 

 

Misiani storce la bocca: “Se volevate intervenire contro i rave party bastava scrivere da qualche parte della norma ‘rave party’”. “No, rave party è in inglese, le leggi le scriviamo in italiano, è scritta in un italiano corrente e chiaro” lo riprende il senatore azzurro. Il dem va avanti: “Scrivete le cose in italiano? Allora siete sovranisti. Lo potevate tradurre come volevate ma lo dovevate circoscrivere. Faremo emendamenti soppressivi. È una norma che si applica a tutto, a pensare male il segnale che lanciate ad un Paese in cui potrebbero esserci tensioni sociali è che forme di protesta che comportano occupazioni portano le persone in galera. Mandate in galera le persone e i ragazzi! Rendetevi conto del segnale che lanciate. C’è un ministro come Matteo Piantedosi che ha un’identità precisa, è una norma scritta con i piedi”.

 

 

Gasparri perde le staffe: “Lei è in malafede, ci vuole ordine nel Paese. Il governo ha tutte le possibilità di fare le leggi che aveva annunciato in campagna elettorale. Non compare la parola rave perché la norma è scritta in italiano! Non c'è scritto rave party, whisky e cha cha cha”. Tortora cerca di riportare l'ordine mentre continua l'aspra discussione e per diversi secondi non riesce a dare la parola al nuovo ospite, Sergio Cofferati.

 

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