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Il piano di Fratelli d'Italia con i centristi: il porto sicuro per chi fugge da Forza Italia

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In attesa di capire se si ricucerà lo strappo tra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi, dentro Fratelli d’Italia si muovono per non farsi trovare impreparati in vista della formazione del nuovo governo. Il primo punto da capire è che cosa faranno le truppe di Forza Italia, divise tra chi segue la linea intransigente di Licia Ronzulli, più salda al Senato, e quella governista di Antonio Tajani, le cui fila, in particolare alla Camera, stanno aumentando sensibilmente. Il Corriere della Sera spiega quale sia l’attuale scenario: “Se nelle prossime ore gli eventi dovessero precipitare, si aprirebbe un solco e si imporrebbe una scelta: dentro o fuori dalla coalizione per Meloni premier”. 

 

 

In quest’ottica va registrato un incontro tra Lorenzo Cesa e Francesco Lollobrigida, fedelissimo di Meloni. I due hanno studiato le mosse per poter creare un gruppo autonomo di Noi Moderati. Al momento non sono sufficienti i numeri e servirebbe una deroga ai regolamenti del Parlamento. Non è da escludere, spiega il quotidiano, un “prestito” di parlamentari per raggiungere la quota minima. Qual è lo scopo di tale formazione? Lo spiega sempre il Corsera: “Nei progetti centristi, diventerebbe un contenitore buono anche ad accogliere chi non volesse seguire il Cavaliere, se mai dovesse strappare. Senza Forza Italia, fanno di conto gli ex diccì, servono una decina di deputati e quattro senatori per raggiungere la maggioranza semplice nei due rami del Parlamento”. Una mossa che annienterebbe del tutto gli azzurri.

 

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