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Coffee Break, Rinaldi punta il dito contro l'Europa: “Pace? Tante parole e pochi fatti”

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L'eurodeputato della Lega Antonio Maria Rinaldi è preoccupato per l'escalation della guerra. Il rappresentante del Carroccio è ospite della puntata dell’11 ottobre di Coffee Break, programma mattutino di La7 condotto da Andrea Pancani, e approfondisce la tematica delle manifestazioni della pace sul conflitto tra Russia e Ucraina: “Se bastasse manifestare in piazza per ottenere un cessate il fuoco definitivo ci staremmo anche di notte, ma credo che la situazione sia purtroppo più complessa. La diplomazia è stata molto molto latitante, non adesso, ma negli ultimi anni. Le problematiche del conflitto hanno radici di diversi anni fa. Se la diplomazia fosse intervenuta in maniera efficace molto probabilmente oggi non ci sarebbe questo disastro umanitario. Nel 2022 vedere scene tali…”.

 

 

“Dubito - prosegue ancora Rinaldi - che difronte alle bombe qualche bandiera sventolata per la pace ottenga qualche cosa. Erdoagn? Ben vengano le iniziative di pace. Poi dico che fino ad un anno fa era il dittatorello, ora è il paladino della pace. Ma ben venga, lo riabilitiamo dai vecchi pregiudizi. La diplomazia deve fare assolutamente la sua parte, se non ci riesce il fallimento è anche nostro. Dobbiamo fare qualcosa di più, c’è un’escalation che non vorrei vedere. Qui a Bruxelles - conclude l’eurodeputato leghista - non vedo fatti concreti, tutti parlano ma non ci sono passi verso una negoziazione”.

 

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