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Roberto Cingolani sul prezzo del gas: il price cap in Italia è un suicidio energetico

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Il ministro per la Transizione ecologica, Roberto Cingolani, torna a parlare dell'emergenza energia e dell'annoso tema della possibilità di introdurre un tetto al prezzo del gas. Il ministro è stato ospite di "Porta a Porta" e nello studio di Bruno Vespa ha spiegato che un price cap in Italia sarebbe un vero e proprio suicidio energetico. Un intervento di questo tipo, infatti, finirebbe col favorire i nostri competitor internazionali facendo, comunque, lievitare il prezzo finale d'acquisto. 

Un price cap nazionale «nel caso dell’Italia sarebbe difficilissimo, addirittura un suicidio energetico - ha spiegato Cingolani. Il motivo è che «noi siamo interconnessi con mezza Europa: se mettessimo un prezzo al nostro gas, se lo comprerebbero tutti i colleghi europei». «Noi daremmo la differenza agli operatori che devono pagare l’energia al prezzo sancito dalle borse e loro usufruirebbero del nostro sforzo per pagare di meno l’energia», ha spiegato Cingolani. «La Germania ha dichiarato di mettere 200 miliardi per fare delle mitigazioni dei costi ed è esattamente quello che abbiamo fatto noi con i 66 miliardi emessi negli ultimi dodici mesi - ha aggiunto il ministro - La Spagna ha messo un tetto nazionale al prezzo del gas e dell’elettricità ma l'ha fatto perché è un Paese energeticamente isolato. La Francia, invece, ha prima contingentato una parte dell’energia elettronucleare poi ha aumentato questa quantità».

 

 

 

 

Cingolani ha anche affrontato il tema della dipendenza dal gas russo che è stata dimezzata negli ultimi mesi. «Abbiamo ridotto la dipendenza dal gas russo da circa il 40% di pochi mesi fa a più o meno il 18-20% attuale, circa la metà. La cosa fondamentale che dobbiamo fare all’inizio del 2023 è installare il rigassificatore che abbiamo già acquistato per poter usufruire di 5 miliardi di metri cubi in modo che, con questa iniezione, si possa ulteriormente dimezzare la dipendenza. In caso di eventi di natura estrema come un sabotaggio a un gasdotto russo o un inverno particolarmente freddo, dovremmo essere pronti a un piano di risparmio». Ad affermarlo è il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani in un’intervista nel corso della trasmissione ’Porta a Portà. «Noi abbiamo già superato il 90% degli stoccaggi e comunque le nuove forniture dell’Algeria sono triplicate. Il percorso che stiamo facendo in Europa sta andando nella giusta direzione». 

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