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Giorgia Meloni smaschera il gioco sporco: "Insultano per lavorare"

Pietro De Leo
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L’evergreen, puntualissimo di questa campagna elettorale è stato lo schieramento pubblico di parte del mondo dello spettacolo contro il leader del partito di centrodestra accreditato come guida della coalizione. Una costante in ogni edizione della sfida verso le urne. Dunque, stavolta la pioggia degli strali si è abbattuta sulla presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. "Ogni giorno c’è un personaggio dello spettacolo che mi insulta, per un partito al 25,26% è possibile non ci sia uno dello spettacolo che la pensa come noi? Perché allora non lo dicono? Perché sanno che le loro occasioni nel mondo di lavoro diminuirebbero. È questa la vostra idea di democrazia?". Ha detto lei stessa, oggi, parlando ad un’iniziativa elettorale.

In ordine di tempo, l’ultimo attacco dal generone dell’industria culturale italiana era arrivato dal regista Paolo Virzì, che in una trasmissione televisiva aveva detto di lei: “è stata una fascetta della Garbatella”, e ancora: “è pericolosa per tanti motivi, dice cose autolesioniste”. A volte arriva anche qualche “soccorso straniero”.

È il caso, ad esempio, del Gruppo editoriale tedesco Rnd che in una nota rilanciata in Italia dall’Agenzia Nova, evidenzia la probabilità che domenica prossima si concretizzerà l’affermazione della “fascista” Meloni. Certo è che il tema di una strutturazione di una visione culturale alternativa a quella progressista si pone con forza. E un allarme lo lancia il coordinamento delle Associazioni “Forum della Destra”, guidato da Domenico Gramazio.

In una nota avvisa a diffidare da quanti si autodichiarano “pseudoesponenti di destra”, che “per anni hanno sparato sulla destra politica e sul presidente di Fratelli d’Italia, sempre ospiti di testate giornalistiche e di tv. Oggi vogliono salire sul carro del vincitore dimenticando ciò che hanno scritto contro Giorgia Meloni. Occhio ai trasformismi!”, è l’allarme. 

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