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Dl Aiuti, Mario Draghi bacchetta i partiti: “No agli interessi di parte”. La sfida con il M5S

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Mario Draghi bacchetta i partiti sul dl aiuti e ha alzato la voce in consiglio dei ministri per l’erogazione dei sostegni a famiglie e imprese italiane. “Attenzione a non prestarvi a fare interessi particolari. In questo momento serve serietà” le parole del presidente del Consiglio riferite da Il Foglio, che sottolinea come “il premier non abbia puntato il dito contro qualcuno in particolare, ha fatto un discorso più ecumenico. Ma è evidente che non ha gradito l'ostruzione che alcuni, in particolare il Movimento 5 Stelle, stanno portando avanti in Parlamento”. Le Camere non hanno ancora approvato il dl aiuti bis di mesi fa ed è tutto bloccato.

 

 

“17 miliardi di euro sono ostaggio soprattutto di un paio di emendamenti del M5s che puntano a modificare le regole per la cessione del credito sul Superbonus. Una questione di bandiera che metterebbe in discussione l'impianto elaborato in questi mesi dal Mef per rendere più impraticabili le frodi, molto comuni nelle primissime fase di applicazione della misura. Ma anche sull'abbassamento unilaterale del prezzo delle bollette il M5s ha inserito una modifica che, secondo alcuni, andrebbe a vantaggio delle grandi società elettriche. È per questo che Draghi ha intimato, con rispetto, non con ira né tanto meno strigliando alcunché, di ‘non prestarsi a interessi particolari’” il retroscena del quotidiano. Aria tesa quindi tra il partito guidato da Giuseppe Conte e l’ex banchiere centrale europeo, che vuole accelerare la questione anche per lasciare un compito meno gravoso al nuovo governo, facilitando il passaggio di consegne e mettendo il turbo sul terzo pacchetto di aiuti agli italiani. Davanti ad un’emergenza simile bisognerebbe fare tutti un passo indietro.

 

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