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Russia, Antonio Tajani: "Con Berlusconi e Merkel mediatori si sarebbe potuta evitare la guerra"

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Silvio Berlusconi avrebbe evitato la guerra di Putin. Ne è convinto Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia, partito dato al 7-8% nei sondaggi sulle intenzioni di voto per le elezioni politiche del 25 settembre. In un’intervista al quotidiano Libero, l’europarlamentare ha dichiarato: “Se l’Onu, prima che infuriasse la guerra, avesse chiamato Silvio Berlusconi e Angela Merkel a fare da mediatori con Putin probabilmente le cose sarebbero andate diversamente. Erano le persone più indicate non solo per esperienza e autorevolezza, ma anche perché lo conoscono bene”.

E adesso? Troppo tardi. “Credo che la situazione ormai sia compromessa e il conflitto purtroppo durerà ancora mesi – ha spiegato Tajani -. Putin ha cominciato ad allontanarsi dall’Occidente qualche tempo dopo lo storico incontro con Bush e Berlusconi a Pratica di Mare. (…) Attenzione perché la Russia diventerà lo strumento della Cina, altro grande pericolo”.

Alla domanda del giornalista: “C’è chi come Salvini sostiene che le sanzioni, alla Russia, hanno fatto il solletico o poco più…”, il coordinatore di Forza Italia ha confermato che nel centrodestra c’è divergenza di opinioni sull’efficacia delle sanzioni all’Orso: “Se non avessero provocato danni alla loro economia Putin non sarebbe arrivato a usare il gas come arma di ricatto, mi pare evidente”.

Passando dalla politica estera a quella interna, l’esponente di Forza Italia ha detto che Letta si prepara a un incubo, mentre “Calenda è in difficoltà perché il voto al suo partito è inutile e lui all’opposizione sarà la ruota di scorta di Pd e 5Stelle. Tra l’altro dopo il voto il nemico giurato Renzi lo scaricherà (…). La cosa più curiosa? I balletti per la sopravvivenza dei partitini, galli nel pollaio che si beccano per anni e che poi si mettono insieme. Francia o Spagna purché se magna”.
G.O.

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