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Il caro-energia mette in ginocchio l'Europa. Matteo Salvini accusa: “A Bruxelles sbagliano i conti”

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Il vertiginoso innalzamento dei prezzi dell'energia, favorito anche da meccanismi irragionevoli e da squilibri interni tra i Paesi europei, costituisce uno dei nodi più critici del momento attuale. È necessaria e urgente una risposta europea all'altezza dei problemi. È il monito del capo dello Stato Sergio Mattarella inviato oggi alla seconda giornata di lavori al Forum di Cernobbio. "I singoli Paesi non possono rispondere con efficacia alla crisi. Nel liberarsi dalla dipendenza russa per le fonti di energia, l'Europa è chiamata, ancora una volta, a compiere un salto in avanti in determinazione politica, integrazione, innovazione", ha scritto l'inquilino del Colle.

 

 

Oggi il gotha di economia, finanza e politica, a Villa Este in riva al lago di Como, si e' confrontato sulle sfide globali del futuro. Mattarella ha sottolineato la fondamentale attuazione del Pnrr. "Occorre continuare su quella strada, legando lo spirito del Green Deal e del Next Generation EU a una Europa cosciente del proprio ruolo". Sulla stessa lunghezza d'onda il ministro della Ecomomia Daniele Franco, intervenuto a un panel. Intanto il governo interverrà con un decreto la prossima settimana. Sempre a Cernobbio il commissario europeo Paolo Gentiloni, dice che "il muro delle divisioni che ha bloccato l'azione della Commissione europea mostra molte brecce, molte aperture. Il price cap è un punto di svolta". La Commissione, sottolinea, "ha fatto molto in questi mesi, ha lavorato per rendere obbligatori i livelli di stoccaggio che adesso hanno superato l'80% in Europa". Ciascun Paese naturalmente decide per sé, ha detto Gentiloni rispondendo alla domanda se sia giustificato il "no" italiano a uno scostamento di bilancio: "l'intenzione del governo di non fare ulteriore debito mi sembra un'intenzione più che giustificata", ha detto.

 

 

A margine del Forum Gentiloni ha poi detto di aspettarsi "che Putin rispetti i contratti della Russi". Ma anche se non lo facesse "l'Ue è pronta". Il muro delle divisioni tra i diversi Paesi sta cominciando a mostrare delle brecce e quindi la proposta della Commissione che ieri Ursula von der Leyen ha fatto di un tetto al prezzo del gas può avere finalmente uno spazio. Ma Matteo Salvini attacca: "Le sanzioni stanno funzionando? No. A oggi chi è stato sanzionato sta guadagnando, mentre chi ha messo le sanzioni è in ginocchio. Evidentemente qualcuno in Europa sta sbagliando i conti, ripensare la strategia è fondamentale per salvare posti di lavoro e imprese in Italia".

 

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