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In Onda, il sondaggista Lorenzo Pregliasco stronca le manovre di Enrico Letta: come finisce nei collegi

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La coalizione del centrosinistra per le elezioni del 25 settembre prende forma ma difficile dire se l'equilibrio tentato dal segretario del Pd, Enrico Letta, del "tutti dentro" tranne il M5s per evitare la vittoria del centrodestra terrà. Anche perché dopo gli accordi tra  i dem e Sinistra Italiana, Verdi e Luigi Di Maio si attende la reazione di Carlo Calenda, che per tutta la giornata non ha parlato. Ad analizzare o vari scenari sul voto nel corso della puntata di sabato 6 agosto di In Onda, su La7, è il sondaggista Lorenzo Pregliasco di YuoTrend. 

 

Valutazioni preliminari, visto che ci si bassa sui sondaggi e su una campagna elettorale tutta da vedere. "Abbiamo provato  a capire come il centrosinistra possa essere competitivo nei collegi uninominali", afferma il sondaggista che mostra la mappa dei collegi che vede una predominanza del blu del centrodestra. La coalizione formata da FdI, Lega e Forza Italia "è avanti in gran parte del nord ma anche nel centrosud". I collegi contendibili sono quelli delle grandi città e nelle ex regioni rosse come l'Emilia-Romagna.

 

Nel maggioritario come è noto le coalizioni più ampie possono avere una maggiore percentuale di successo.  "Se il Pd rinunciasse a Calenda perderebbe 15-16 collegi tra Camera e Senato, lo stesso numero se rinunciasse a Sinistra Italiana e Verdi", spiega Pregliasco. "La chiusura di Enrico Letta al Movimento 5 stelle rende comunque il centrodestra nettamente favorito. Il tema tattito-tecnico è che il centrosinistra va a elezioni nel momento in cui l'asse centrale di questi anni Pd-M5s si è spaccato", argomenta ili sondaggista. Insomma, senza Giuseppe Conte anche la maxi-coalizione vista da molti come un'ammucchiata elettorale rischia di schiantarsi contro il muro del centrodestra. 

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