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Se cade Draghi non crolla l'Italia, Giuseppe Cruciani smonta il tabù: solo da noi non si può votare

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È diventato virale l'intervento di Giuseppe Cruciani a Zona Bianca sulla crisi di governo. Il conduttore radiofonico legato soprattutto a La Zanzara su Radio 24, durante il programma di Rete 4 condotto da Gisueppe Brindisi ha messo in fila tutti le contraddizioni del no a elezioni anticipate.  Gli allarmi sono all'ordine del giorno, o c'è il governo Draghi oppure crolla il paese. Ma Cruciani respinge la retorica "dell'uomo della Provvidenza", anche se Draghi è "certamente una persona e uno statista affidabile - spiega Cruciani - ma non è che se cade lui l'Italia crolla". 

Il premier non vuole un'altra maggioranza rispetto a quella che gli ha dato inizialmente la fiducia, ricorda il giornalista, perché "non vuole fare il gioco della politica. Il punto fondamentale è che la maggioranza, teoricamente, ancora ce l'ha. Se lui si fissa sul fatto che vuole quella maggioranza con dentro i 5 stelle va benissimo, è legittimo. Però non è che non ha la possibilità di continuare", anche perché "probabilmente tutte le forze politiche gli diranno di continuare lo stesso", argomenta Cruciani. 

 

O Draghi, o voto. "Qui c'è l'idea che ogni volta che c'è una crisi di governo in Italia non si può parlare di elezioni", conclude, "pare che il voto sia la fine del mondo, sembra che sia una cosa complicata, che l'Italia si ferma. Non è vero, l'Italia va avanti lo stesso. In Israele in questo periodo drammatico in cui c'è stato il Covid, ondate di contagi, vaccinazioni di massa,  guerra permanente oltre a quella che sappiamo, si è votato un paio di volte". 

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