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M5s fuori dal governo, disastro Conte in conferenza: la frase che smaschera il leader

Giada Oricchio
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Il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte mercoledì 6 luglio a Palazzo Chigi ha incontrato il presidente del Consiglio Mario Draghi per ribadire il “profondo disagio politico” della sua forza politica e ha presentato un documento con 9 richieste (dal RDC alla transizione ecologica al superbonus 100% fino al cashback) ritenute fondamentali e urgenti per proseguire l’avventura di governo. O meglio “urgenti” senza fretta.

 

Al termine dell’incontro con il presidente del Consiglio, infatti, Conte ha tenuto una conferenza stampa per spiegare agli italiani la posizione del M5s e in un passaggio (video postato dall’account @pieroraffa) afferma testuale: “Ovviamente le urgenze che abbiamo posto non sono urgenze che richiedono una pronta risposta. A noi non serve una pronta risposta, occorre però una risposta in tempi ragionevoli. Nessuno può pensare che ci sia un rinvio a dopo l’estate, diciamo che in questo mese o nei prossimi giorni andrà chiarita qual è la disponibilità del premier Draghi e del governo a lavorare con noi”.

Insomma le acque restano agitate e nulla è stato risolto. La sensazione, per usare le parole di Massimo Franco, firma del Corriere della Sera, è che lo stesso M5s non sappia bene cosa vuole: “Hanno posto condizioni politico economiche e Draghi e Mattarella stanno facendo il possibile per andare incontro a queste richieste, ma anche il Movimento deve fare un passo e dimostrare responsabilità. Draghi è la garanzia interna che non arriverà la troika estera in Italia, ma se qualche partito in declino cerca, illudendosi, di ottenere qualche voto in più facendo fuori il premier, fa un suicidio non al rallentatore ma accelerato”.

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