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L'aria che tira, Alessandra Ghisleri gela Giuseppe Conte: uscire dal governo non gli basta. Pietra tombale sul M5s

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Siamo alla fine del governo di Mario Draghi? Davvero il Movimento 5 stelle può staccare la spina all'esecutivo? Secondo Alessandra Ghisleri a capo dell'istituto di sondaggi Euromedia Research il partito di Giuseppe Conte farebbe bene a capire cosa vuole davvero il proprio elettorato. 

Nel corso della puntata di giovedì 30 giugno de L'aria che tira Estate, su La7, Ghisleri sottolinea come i cittadini non sono interessati alle tensioni nella maggioranza. "Questo scontro ha delle dei controsensi e dei valori strani - spiega - Da una parte abbiamo un valore umano, una ferita umana che non deve confondersi e mischiarsi con la politica. Dall'altro lato abbiamo un partito che ha un dei problemi interni importanti, anche se non è l'unico", e gli elettori M5s "stanno a guardare perché in tutto questo non si parla né di politica negli interessi" degli italiani. 

 

Il dato vero, è quali sono quei "temi che potrebbero essere significativi e giustificare non solo l'uscita dal governo ma anche la formazione di nuove forme di opposizione", riassume la sondaggista. "A quel punto bisognerebbe riuscire a trovare anche un connubio tra loro elettorato e le tematiche che loro vorranno esprimere desideri". 

 

La difesa a oltranza del bonus 110 per cento potrebbe essere un tema che i 5Stelle cavalcheranno fino alla resa dei conti nel governo? Per Ghisleri il problema è che sul territorio molte persone non sanno più a chi cedere il credito fiscale dopo aver investito dei soldi, e si rischia un effetto negativo nei confronti dei 5Stelle se non sarà risolto questo problema. I cittadini inoltre vogliono anche capire cosa faranno i 5Stelle se continueranno a dire no al termovalorizzatore di Roma e quali proposte alternative offrono. 

 

Sullo sfondo il tema della guerra in Ucraina. Gli italiani "sono in maggioranza contrari" argomenta Ghisleri, "anche perché non riescono ancora a comprendere quelli che potrebbero essere i nuovi equilibri" per l'Europa dopo il conflitto e i risvolti economici "che questa guerra attiva  in continuazione sul nostro Paese".

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