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Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo non vuole derogare sui due mandati. Nuova spaccatura con Giuseppe Conte

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La deroga alla regola aurea dei due mandati e poi 'tutti a casa' Beppe Grillo non la vuole. "È l'ultima regola identitaria", le parole che va ripetendo ai suoi il fondatore e garante del Movimento 5 Stelle. Che ieri, nel giorno dell'addio di Luigi Di Maio al M5S, era tornato a tuonare dal suo blog: "Chi non crede più alle regole lo dica", l'affondo. E ora proprio su questa 'norma aurea', tanto cara anche a Gianroberto Casaleggio, potrebbe nascere una nuova grana per Giuseppe Conte, già alle prese con la scissione del Movimento.

 

 

Il leader ed ex premier aveva indicato la strada di un voto degli attivisti sulla questione, da tenersi entro fine mese, ovvero tra una manciata di giorni. Per lasciar decidere la base su un'eventuale deroga. Ma Grillo, riportano alcuni beninformati all'Adnkronos, sarebbe contrario anche al voto online, perché a suo dire si tratta di un pilastro, una certezza granitica del Movimento che non andrebbe messa in discussione. Al limite, l'unica concessione possibile per il garante, è optare per il 'principio di rotazione', che potrebbe aprire le porte di Consigli regionali e Parlamento europeo per deputati e senatori che hanno già messo a segno due legislature.

 

 

Il nodo dovrà essere sciolto dal fondatore del Movimento e da Conte, che dovranno trovare, insieme, un punto di caduta. Ma se il voto online dovesse saltare, le sirene 'dimaiane' finirebbero per suonare più forte per chi ha già due mandati alle spalle. Un'altra potenziale grana per Conte. Oggi Grillo sarebbe dovuto arrivare a Roma, ma poi, d'accordo con l'ex premier, ha deciso di posticipare il suo blitz. Potrebbe arrivare nella Capitale settimana prossima.

 

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