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Otto e mezzo, Giuseppe Conte a valanga contro Luigi Di Maio: non si deve permettere col M5s

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Giuseppe Conte a valanga su Luigi Di Maio e la scissione dal M5s. Il leader grillino è stato ospite di Lilli Gruber a "Otto e Mezzo", nella prima apparizione televisiva dopo la decisione del ministro degli Esteri. «Luigi Di Maio non si deve permettere di minare l’onore del Movimento 5 Stelle, lui per primo dovrebbe essere consapevole del lavoro e della fatica che serve fare per tenere la barra dritta. Non voglio parlare del passato ma se parliamo del Conte 1 e del Conte 2, bisogna anche ricordare dei gilet gialli. Con Di Maio personalmente io ho rapporti recenti ma è ovvio che c’è una storia importante, anche istituzionale, del Paese che è finita. Quindi non ho stappato una bottiglia ma è pur vero che c’è un elemento di chiarificazione perché le sue posizioni ormai sono evidentemente lontane da quelle del Movimento».

Conte sottolinea che il progetto di scissione parte da lontano, almeno dai giorni in cui veniva confermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. «È evidente che l’iniziativa della creazione di un nuovo gruppo politico non è un’idea che può essere nata in un giorno solo - conferma Conte - Noi non sapevamo che ci fosse questa concretezza ma era chiaro che Di Maio seguisse una sua agenda sin dal significativo passaggio del Quirinale».

 

 

 

 

Poi il riferimento inevitabile al sostegno al governo Draghi. «Noi nel governo ci siamo e ci saremo fino a che saremo in grado di tutelare gli interessi dei cittadini e continuare le nostre battaglie - ha precisato il capo politico del M5s - Si sta scatenando uno tsunami che colpirà anche il ceto medio, noi abbiamo detto fin dal principio che le spese per gli armamenti andavano ridimensionate, ma per settimane si è parlato del 2% del Pil».    

 

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