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Cattive notizie per Mario Draghi: due italiani su tre bocciano il bis. Sondaggio impietoso

Tommaso Carta
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Un bis di Mario Draghi? La maggioranza degli italiani risponde «no grazie». Il 51% afferma di non avere fiducia nell'attuale capo del governo mentre un ulteriore 16%, pur approvando il suo operato, auspica un governo politico l'anno prossimo. A volere Draghi a Palazzo Chigi anche nel 2023 è solo il 16,3% mentre il 14,8% è a favore a patto che ci sia una chiara maggioranza che lo sostenga in Parlamento. È quanto emerge dal sondaggio settimanale realizzato da Termometro Politico tra il 14 e il 16 giugno 2022. Sulla bassa affluenza che ha affossato i referendum sulla giustizia, gli italiani danno diverse interpretazioni. Per il 29,5% il sistema ha boicottato il referendum, mediaticamente e politicamente, per il 23,7% ormai vi è un totale disinteresse per la politica in generale, che cresce anno dopo anno, per il 26% erano quesiti troppo tecnici e poco coinvolgenti per l'elettorato, infine per il 20% gran parte degli italiani non era d'accordo con i quesiti e ha fatto in modo che non passassero.

 

 

A ormai quasi quattro mesi dall'inizio della guerra ci si chiede cosa i Paesi occidentali dovrebbero consigliare di fare all'Ucraina. Per il 14,2% dovrebbero continuare a sostenere Kiev anche con l'invio di armi senza accettare la cessione di territo ri alla Russia mentre per il 28,5% dovrebbero favorire un cessate il fuoco, ma senza riconoscere la conquista di territorio ucraino da parte della Russia. Un terzo degli intervistati (34,8%) pensa invece che dovrebbero consigliare all'Ucraina di cedere parte del territorio alla Russia in cambio della pace e della sicurezza. Infine c'è un 17,3% che se ne lava le mani ritenendo la guerra un affare di Russia e Ucraina. Il 48,9% pensa che la cessione di parte dell'Ucraina alla Russia rappresenterebbe un precedente pericoloso. Di parere completamente opposto è il 45,4%. Tra quest'ultimi il 27,5% ritiene la guerra in Ucraina una vicenda interna all'ex Urss che non può essere usata come precedente altrove mentre il 17,9% crede che la Russia sia mossa da giuste motivazioni.

 

 

Per la prima volta dalla sua nomina a premier, il gradimento di Draghi scende sotto la soglia del 40%. L'esito del primo turno di amministrative dà una spinta a Fdi e Pd che crescono rispettivamente al 23,1% e al 22,7%. Percorso inverso per Lega e Movimento 5 Stelle. Entrambe le forze politiche perdono consensi. Il Carroccio passa dal 17,3% al 16,8% e i pentastellati dal 13,2% al 12,6%. Quasi invariati i valori di Forza Italia (7,4%) e Azione/+Europa (4,2%). Italexit (2,6%) si avvicina ai Verdi (2,8%) mentre Italia viva (2,3%) e Partito Comunista chiudono la classifica.

 

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