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Guerra Russia-Ucraina, Vittorio Sgarbi difende Matteo Salvini

Federica Pascale
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“È una violenza contro la democrazia e contro i diritti democratici di un partito” afferma Vittorio Sgarbi riferendosi alle polemiche riguardo la possibilità che Matteo Salvini si rechi in Russia per negoziare la pace con Vladimir Putin. “Un tentativo di persuasione”, afferma Sgarbi durante la puntata di martedì 31 maggio di Stasera Italia, il talk show politico condotto da Barbara Palombelli su Rete4. Non diverso da quello fatto dal Papa, ricorda Sgarbi: “Il Papa, che non è Salvini, ha detto di voler andare a trovare Putin. Mi pare che in democrazia se il leader di un partito vuole andare a parlare con Putin, non per digli che ha ragione ma per dirgli che ha torto e di trovare una soluzione, sia il principio democratico elementare senza che i miei illustri colleghi si stupiscano e parlino di cose non trasparenti. Non capisco perché".

 

 

 

 

E in effetti proprio il premier Draghi aveva parlato di “trasparenza”, auspicata su un tema così delicato come la guerra in Ucraina. “Il governo non ha fatto ritirare l’ambasciatore russo – sottolinea il deputato -. La Russia è un paese dell'Onu che ha una posizione che discutiamo, però mi pare che sia assolutamente trasparente. Draghi forse ha esagerato.” Secondo Sgarbi, il leader della Lega ha un ruolo importante in quanto capo di un partito di maggioranza e il problema della trasparenza non può porsi perché Salvini ha dichiarato più volte di voler andare in Russia a parlare con il capo del Cremlino.

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